Un film di qualche anno fa si intitolava “Come fa a fare tutto?”. La stessa domanda si potrebbe porre a Vittorio Sgarbi, il noto critico d’arte, che è anche sottosegretario alla cultura, sindaco di Sutri, assessore alla cultura di Viterbo, prosindaco di Urbino, commissario per le Arti di Codogno, presidente della Fondazione Ferrara Arte, del Mart di Trento, del Mag di Riva del Garda e della Gypsotheca del Canova, in tour con uno spettacolo di Caravaggio e consigliere Regionale in Lombardia. Instancabile e infaticabile, Sgarbi alle dimissioni nemmeno ci pensa. Con un calembour si potrebbe dire che ha carica sufficiente per affrontare tutte quelle cariche, senza far mancare mai il proprio apporto ai dibattiti televisivi e anche nella campagna elettorale che l’ha visto presenziare in vari eventi elettorali. Le ore di sonno in automatico si riducono e pare che dorma dalle 5 alle 10 del mattino. Insomma un vero stakanovista
Chi è Vittorio Sgarbi
Ferrarere d’origine e grande esperto d’arte Vittorio Sgarbi ha ricoperto diversi incarichi in vari governi, quasi sempre in quota Forza Italia, del cui dominus Silvio Berlusconi è anche amico personale. Negli anni ’80 furono proprio le tv del Cavaliere a dargli la notorietà soprattutto per la sua verve nel sostenere le proprie opinioni nei dibattiti televisivi e per la striscia quotidiana “Sgarbi quotidiani” nei quali il noto critico d’arte era solito parlare della materia che meglio conosce, ma anche delle proprie opinioni politiche.
Ma davvero riesce sempre a fare tutto?
A quanto pare qualche sbavatura però c’è. E lo confessa proprio lui dal suo profilo Facebook per commentare la notizia che in questi giorni sta facendo il giro del web della sua tempra infaticabile. “È una continua sovrapposizione di telefonate e incontri, molti importanti e talvolta casuali. – scrive – Oggi mi sono occupato di un problema per un albergo a Napoli, poi di un quadro degli Uffizi, beghe con le sovrintendenze e ho risposto ad almeno 50 telefonate”.