Cresce il numero degli italiani che vuole acquistare un'auto elettrica

Cresce il numero degli italiani che vuole acquistare un’auto elettrica nel 2023. Non tanto per le limitazioni stabilite dall’Unione Europea, quanto perché la crescita dei carburanti stia modificando il sentiment degli italiani. L’aumento del costo dei carburanti, secondo le stime di AutoScout24 sta convincendo sempre più persone a passare alla nuova tecnologia. “Tra chi ha intenzione di acquistare un’auto nuova nei prossimi mesi, – scrive AutoScout24 – oltre un terzo (36%) ha cambiato idea sulla scelta: in particolare, il 23% è passato da voler acquistare una vettura termica a una ibrida/elettrica e il 13% a una versione termica meno potente e che consumi meno.

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Nuova operatività ristori Emilia-Romagna

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.


Quali auto acquisteranno gli italiani nel 2023

Nella classifica delle auto preferite in Italia il primo posto va alle ibride (33%), seguite dalle benzina (32%). Cala il diesel (23%) mentre le elettriche pure non superano il 4,6%. Prosegue, quindi, la difficoltà delle auto elettriche che non riescono a superare la diffidenza degli italiani. A frenare la loro ascesa, infatti, gli utenti segnalano come barriera principale la scarsa autonomia delle batterie (per il 35% del campione) e il costo elevato (33%). La carenza delle colonnine di ricarica, altro tema rilevante, è segnalato “solo” da un utente su cinque. E su questo gli incentivi possono essere determinanti: oltre quattro utenti su dieci intenzionati ad acquistare vetture tradizionali (diesel o benzina), sarebbero disposti a orientarsi su vetture elettrificate.

Qual è il budget per l’acquisto di una vettura

Quanto hanno intenzione di spendere gli italiani? In media prevedono un budget di 28900 euro, un dato in crescita del +12,9% rispetto alla rilevazione dello scorso anno, che era di 25600. La maggior parte degli acquirenti vuole comprare una macchina per puro piacere e voglia di cambiare (25%), ma soprattutto (38%) vorrebbe sostituire l’auto perché datata. Un aspetto, quest’ultimo, che può realmente favorire il rinnovo del parco circolante, dato che la vettura da cambiare ha in media circa 10 anni, ma per il 27% ha 15 anni o più.

Italia e Germania allineate sull’auto elettrica

Il ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso ha incontrato a Berlino il vice cancelliere e ministro dell’economia e della protezione climatica tedesco  Robert Habeck con cui ha affrontato i principali temi di politica industriale bilaterale ed europea. Con Habeck abbiamo una visione comune su molti dossier – ha spiegato Urso – che mi auguro siano poi sviluppati nel Piano di azione italo tedesco in corso di negoziato. Vi è piena sintonia su una politica industriale pragmatica e non ideologica”.

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Urso ha anche incontrato i rappresentanti del Sistema Italia per un confronto sui principali settori di interesse bilaterale: la Germania infatti è il primo partner su interscambio, export, investimenti e turismo. Il Ministro ha poi incontrato le associazioni imprenditoriali tedesche su temi di cooperazione industriale bilaterale e della ricostruzione in Ucraina, evidenziando l’importanza dalla cooperazione con la Confindustria italiana. L’Europa deve agire insieme per poter aiutare l’Ucraina nella sua ricostruzione e ripresa” – ha concluso Urso, invitando le imprese tedesche a partecipare all’evento in preparazione in Italia. Infine l’incontro con la associazione delle imprese dell’automotive, che ha le stesse esigenze della filiera italiana nel sollecitare l’Europa ad una visione programmatica e non ideologica sui dossier in campo, euro 7 e CO2, così come sulla clausola di revisione del 2026. È necessario avere una visione di neutralità tecnologica che consenta di coniugare le esigenze del sistema industriale con gli obiettivi che tutti condividiamo di rispetto ambientale.

La prossima settimana Urso incontrerà il ministro francese Le Maire a Roma anche per dare attuazione ai gruppi di lavoro bilaterali sui settori industriali. Si rafforza così la collaborazione tra i tre grandi paesi industriali d’Europa.