Sfruttare big data e machine learning per scandagliare i sistemi informatici dei clienti e approntarne in anticipo le difese: è l'intuizione dei fondatori di Infra, la startup italiana con sede in Virginia
Se la definizione di “hacking etico” vi suona come un ossimoro, il concetto di fondo è tutt’altro che un controsenso: trovare le falle del sistema per difenderlo dai potenziali attacchi. E, quando si parla di information technology, per cercare i punti deboli c’è un solo sistema valido: farlo fare a chi ne è capace. Ovvero, arruolare un hacker. La scelta, quindi, è tra il proverbiale ragazzino russo, notoriamente avanti anni luce, o una società che si occupa di sicurezza informatica,...
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su Economy