La Cina ha ridotto per il terzo mese consecutivo i titoli di Stato americani in portafoglio. In agosto Pechino aveva in pancia 1.165 miliardi di dollari di Treasury, in calo rispetto ai 1.171 miliardi di dollari di luglio. In lieve calo anche i Treasury in mano al Giappone, scesi a 1.030 miliardi di dollari dai 1.036 miliardi di luglio. La vendita di titoli di Stato americani da parte della Cina è vista come una risposta di Pechino ai dazi imposti da Donald Trump. È più probabile che si tratti, almeno in questo caso, del necessario calo delle riserve estere cinesi per stabilizzare lo yuan ed evitare un suo ulteriore indebolimento. Ma se la Cina decidesse, come qualcuno teme, di disfarsi di una quantità davvero importante di Treasury, allora per gli Stati Uniti di Trump e per i mercati internazionali sarebbero guai.
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