Il decreto Milleproroghe 2023 è passato alla Camera con 192 voti favorevoli e 90 contrari, il rinvio della messa a bando delle licenze balneari per un anno è ormai legge, ma non mancano le polemiche. “A luglio 2023 ci sarà la mappatura degli stabilimenti – dice Roberto Pella di forza Italia – poi si prorogheranno le concessioni fino al 31 dicembre 2024 e al 2025 se ci fossero dei problemi di espletamento delle gare. Come Forza Italia siamo soddisfatti di quanto fatto. Con tali disposizioni potranno affrontare con serenità l’estate. Stiamo parlando di trentamila imprese e 23mila operatori. Si tratta di un settore che comprende 300mila occupati”.
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La modifica di opzione donna non piace alle opposizioni
Opzione donna è stata prorogata dall’attuale governo, ma con delle modifiche. Nel 2023, però, possono accedere a Opzione donna solo da tre categorie di lavoratrici: caregiver, invalide civili in misura pari o superiore al 74% e chi è stata licenziata o è dipendente in imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale
“Le modifiche su opzione donna – ha dichiarato Valentina Ghio del Partito Democratico – hanno aggravato la vita di 30mila donne, che sono intrappolate in requisiti più restrittivi bloccando la platea di lavoratrici che dovevano uscire dal mondo del lavoro. Doveva essere un’idea chiara e la dimostrazione che il governo doveva farsi carico delle donne”.
Sulla stessa linea d’onda un tweet di Debora Serracchiani: “Il Governo Meloni dovrebbe avere a cuore gli interessi delle donne e invece le prende in giro. La mia dichiarazione in Aula Montecitorio su Opzione Donna, misura che con forza chiediamo di ripristinare e purtroppo continua a essere ignorata da Meloni”.
Il decreto Milleproroghe è passato, ma alla fine della seduta alcuni parlamentari hanno chiesto al ministro dell’Economia Giorgetti di riferire in aula riguardo a un buco di bilancio, del quale ha parlato, per chiarire se esista e quale sia l’entità.