Il tema delle auto elettriche, tra i principali che riguardano la transizione energetica in tutta Europa è al centro dell’incontro di oggi tra il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il ministro dell’Economia dell’Economia e Protezione Climatica, Robert Habeck. I due discuteranno anche dei principali temi dell’agenda europea sulla politica industriale, nella prospettiva della graduale transizione verso la mobilità elettrica.
Le auto elettriche crescono anche nell’usato
Nonostante secondo le direttive europee entro il 2030 tutte le auto dovranno essere elettriche, stando ai dati forniti sulle auto usate dal portale Autoscout 24 tra chi ha intenzione di acquistare un’auto nei prossimi mesi, infatti, il diesel continua a mantenere la quota principale (45%), seguita dalle vetture a benzina (36%). Allo stesso tempo cresce l’interesse sia per le auto GPL / Metano (9%) sia per le ibride e le elettriche (10%), che iniziano così a ritagliarsi uno spazio anche nell’usato. Un dato confermato anche dai dati interni di AutoScout24, che vede nel 2022 l’incremento del +53% di vetture ibride ed elettriche disponibili sulla piattaforma rispetto all’anno precedente. Se si considera solo l’elettrico “puro”, che rappresenta una quota ancora minoritaria, a frenare la sua
ascesa anche nell’usato gli utenti segnalano principalmente il costo elevato (per il 47% del campione) e la scarsa autonomia delle batterie (23%). Dalla ricerca di AutoScout24 è emersa anche l’importanza del mercato dell’usato per promuovere il rinnovo del parco circolante attualmente datato: chi è alla ricerca di un’auto di seconda mano, infatti,
sostituirebbe l’attuale vettura, che ha in media circa 12 anni (il 37% ha 15 anni o più), con una di 6 anni. E su questo il mercato digitale può aiutare grazie alla vasta offerta di vetture di nuova generazione. Su AutoScout24, infatti, ben il 54% delle vetture usate presenti è Euro 6, la metà ha 5 anni o meno.
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Nel summit si discuterà anche di Ucraina
I due Ministri discuteranno, inoltre, di possibili iniziative congiunte ai fini della ricostruzione dell’Ucraina, anche attraverso la predisposizione di programmi comuni delle associazioni imprenditoriali e delle imprese dei due Paesi. La missione sarà anche l’occasione per incontrare i rappresentanti della Confindustria tedesca BDI (Bundesverband der Deutschen Industrie), per acquisirne le valutazioni su temi di interesse bilaterale e sulla politica industriale europea. Il confronto toccherà le sfide globali della transizione sostenibile, dell’industria della difesa e dello spazio.