Lvmh, il più grande conglomerato di lusso del mondo, ha rivelato alla fine della scorsa settimana le vendite del terzo trimestre che erano molto migliori di quanto gli analisti avessero sperato, e il gigante francese ha avuto la Cina da ringraziare.
Ignorando gli effetti delle oscillazioni valutarie, i ricavi di Lvmh sono stati superiori del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, a fronte delle previsioni di un calo dell’1%. I consumatori cinesi contribuiscono in genere per metà alla crescita annuale della spesa globale per il lusso, e nell’ultimo trimestre non hanno lasciato che una pandemia di pidocchiosa pandemia si mettesse sulla loro strada. Invece di recarsi in Europa o negli Stati Uniti, tuttavia, gli acquirenti hanno acquistato prodotti locali: Lvmh ha fatto più vendite di borse di fascia alta in Cina di quanto non facesse un anno fa. Gli amanti del lusso del paese hanno anche speso i loro soldi in marchi di liquori come Hennessy Cognac – il che significa che le entrate complessive del reparto bevande di Lvmh sono diminuite solo della metà di quanto si temeva.
Lvmh è vista come un campanello d’allarme per il lusso: un indicatore della salute e della direzione dell’intero settore. L’aggiornamento più forte del previsto dell’azienda – che venerdì ha aiutato le sue azioni ad aumentare del 7% – potrebbe ora mettere in una luce più lusinghiera i prossimi aggiornamenti dei rivali. Hermès, che ospita borse Birkin da 300.000 dollari, realizza la metà delle vendite in Asia, mentre il proprietario di Gucci, Kering, fa molti affari in Cina; i prezzi delle azioni delle società sono saliti rispettivamente del 2% e del 4%, poiché gli investitori hanno probabilmente anticipato buone notizie in arrivo.
I dati recenti mostrano come la crisi del coronavirus abbia avvantaggiato i ricchi e svantaggiato ulteriormente i poveri – una cosiddetta “ripresa a forma di K” che sta attirando l’attenzione dei politici e degli investitori. I titoli di lusso europei sono cresciuti in media di quasi il 30% negli ultimi sei mesi, sostenuti da una spesa ben sostenuta – mentre i titoli della regione sono cresciuti complessivamente solo del 20%, poiché alcune aziende del mercato di massa soffrono di una spesa più riservata dei clienti.