Dyson si dà all’auto, metti un aspirapolvere nel motore

L’inglese Dyson, nota per la produzione di aspirapolvere, ha annunciato che completerà la costruzione a Singapore della propria nuova fabbrica high-tech entro il 2020, per lanciare il primo modello di auto elettrica entro il 2021. Dyson, conosciuto anche per i condizionatori d’aria, investirà 2 miliardi di dollari per entrare su un mercato super-competitivo, sfidando oltre a Tesla giganti come Daimler, Volkswagen e General Motors. La scelta di Singapore, che a oggi non ha nemmeno uno stabilimento di produzione di automobili ed è uno dei luoghi più costosi al mondo per comprarne una, si contrappone a quella di Tesla, che sta per realizzare una fabbrica in Cina. Singapore ospita il secondo porto per container del pianeta, e un centro manifatturiero per prodotti di alta tecnologia come i motori per aeroplani Rolls Royce Holdings Plc., oltre a un talento tecnologico diffuso e forti protezioni della proprietà intellettuale, regolarmente in cima alle classifiche IP nazionali. Dyson ha già un hub di produzione a Singapore che si concentra sui motori digitali, e impiega circa 1.100 persone nella regione. Il paese ha anche un accordo di libero scambio con la Cina, il più grande mercato al mondo per le auto elettriche.

Al di là della curiosità, la notizia ha un contenuto dirompente. Tra le nuove tecnologie di propulsione che stanno cambiando ciclo di montaggio e dinamiche di fabbricazione delle auto, le tecnologie digitali sulla guida autonoma e la produzione additiva con le megastampanti laser che consente di personalizzare la realizzazione delle carrozzerie, l’industria automobilistica si sta lentamente trasformando. Se a questo si aggiunge la platform economy che sta spingendo il car-sharing, si può davvero concludere che niente sarà più come prima. E in un mondo dove un produttore di aspirapolveri trova conveniente diversificare nell’auto elettrica, nemmeno la GM o la Mercedes potranno più stare tranquille.