I lockdown hanno acuito lo squilibrio concorrenziale tra negozi fisici e e-commerce: quando i primi hanno subito la chiusura obbligata dal Governo, il secondo si è trovato in una condizione di monopolio. Fipe ha dichiarato che gli ultimi 4 mesi del 2020 si sono chiusi con una perdita di fatturato per il commercio di 10 miliardi di euro, pari al 40%.
Le rilevazioni Istat evidenziano che rispetto a dicembre 2019, il valore delle vendite al dettaglio è diminuito sia per la grande distribuzione (-2,5%), sia per le imprese operanti su piccole superfici (-6,6%), mentre il commercio elettronico ha subito un’accelerazione del 33,8%.
La soluzione alla crisi delle attività commerciali, spesso composte da micro imprese locali con meno di 3 dipendenti, non può focalizzarsi sulla demonizzazione dell’e-commerce, andando di fatto a minare la libertà di scelta del consumatore, è piuttosto necessario un cambio radicale di prospettiva. Questo vale soprattutto per il negozio, il ristorante, il centro estetico, parrucchiere o il franchising che hanno necessità di emergere rispetto alla concorrenza, creare un rapporto diretto con la clientela e mettere in luce i propri tratti distintivi.
In questo modo le persone avranno dei punti fermi sul territorio ai quali rivolgersi e saranno meno propense a fare acquisti online.
“Il Marketing oggi è imprescindibile per le imprese locali, soprattutto in chiave digitale. Affermare la propria presenza online, puntare sulla promozione del messaggio al giusto target nelle vicinanze, in maniera programmata e continuativa è fondamentale. Il digital marketing offre innegabili vantaggi per fidelizzare i propri clienti, aumentare il valore di ogni acquisto, definire il posizionamento, creare nuovi contatti e disporre di strumenti utili a misurare in modo concreto i risultati ottenuti” afferma Tino Bassu, Ceo di Socialness, realtà che ha creato il Sistema Socialness™, un programma di marketing per aziende locali, impiegato con successo in oltre 700 attività italiane e straniere.
Una strategia adeguata, anche con budget limitati, permette di accrescere la propria competitività sul mercato, fare la differenza e quindi crescere economicamente.
Un approccio di queto tipo può essere applicato anche quando si parla di franchising, tra le modalità di accesso all’attività imprenditoriale più redditizie in assoluto nel nostro paese. A poco più di cinquant’anni dalla nascita, il settore delle affiliazioni continua a crescere, nonostante gli effetti della pandemia, e coinvolge sempre più i giovani: il 26% degli imprenditori affiliati, in Italia, ha un’età compresa tra i 25 e i 35 anni che cominciano con investimenti spesso molto contenuti.
Per inquadrare il fenomeno nel suo complesso, basti pensare che in Italia ci sono circa 55mila punti vendita attivi, il 7% del retail italiano, il cui giro d’affari totale sfiora i 30 miliardi di euro.
Una strategia di promozione sul territorio, attraverso il digital marketing, che abbia una visione d’insieme coerente con l’immagine del brand, rappresenta quindi una valida opportunità per gli affiliati. E’ questo il caso di SkinMedic Beauty Clinic che ha individuato nel Sistema Socialness un valido supporto per le 33 cliniche affiliate; ragione per cui include la consulenza all’interno della sua formula di franchising.
“Il Sistema Socialness™ è un percorso annuale di Digital Transformation; fonda le sue radici in alcuni principi della Business Intelligence e la applica con tecniche di marketing a risposta diretta. Il CRM poi è uno strumento necessario per tracciare l’esperienza e le interazioni con il cliente e allo stesso tempo una piattaforma innovativa per la gestione dei contatti e delle vendite. L’imprenditore deve essere consapevole del percorso di digitalizzazione intrapreso, ma non deve trasformarsi in un “esperto di marketing”, in modo che abbia il tempo per dedicarsi al suo lavoro e alla gestione ottimale dei clienti, consapevole che tutta la parte tecnica viene gestita esternamente da Socialness” conclude Tino Bassu.