La voce delle donne della finanza per l'8 Marzo

Il punto di vista femminile espresso da chi, da donna, vive il mondo della finanza. È l’iniziativa della società di investimenti Pimco che per la Giornata internazionale delle donne (oggi 8 marzo) ha deciso di pubblicare una serie di interventi scritti da figure manageriali femminili, sul loro ruolo nel settore. 

Erin Browne, Sonali Pier, Haining Yin e Eleni Sifakis si raccontano e ricordano come il tema 2019 di questa giornata sia #BalanceforBetter. L’industria dei servizi finanziari, spiegano, ha fatto passi da gigante, ma fino a quando non avremo raggiunto l’equilibrio di genere tra tutti i livelli, la missione non sarà completa. 

Sonali Pier, portfolio manager per gli Stati Uniti e l’America Latina, afferma che, certamente, bisogna fare di più per attrarre e trattenere il talento femminile nel mondo finanziario. L’esperta di Pimco si spinge oltre, sostenendo l’importanza di attrarre qualsiasi tipo di diversità, non solo di genere. La diversità di prospettive e opinioni costruisce portafogli più robusti, genera migliori idee di investimento e porta a innovazioni che aiutano i clienti a raggiungere i loro obiettivi. In particolare, la diversità di pensiero può contrastare pregiudizi inconsci nonché “groupthink” (pensiero di gruppo).

Haining Yin, head of greater China, fornisce inoltre il suo punto di vista dall’Asia. In molte parti del continente è già presente una componente femminile importante al livello “senior”. Ciò è motivato dalla struttura della vita privata e lavorativa in Asia, che vede la donna impegnata nella carriera. 

Eleni Sifaki, account manager Emea, spiega che la diversità culturale è insita in una regione che copre 28 Paesi con oltre 20 lingue ufficiali. La stessa manager, per metà greca e per metà francese, ritiene che il mix di culture sia fondamentale per poter servire al meglio i clienti che hanno ognuno le proprie esigenze locali.

Secondo uno studio condotto da Mercer, la componente femminile impiegata nel settore finanziario raggiunge oggi circa il 46%. Questa crescita, tuttavia, presenta delle criticità: solo il 15 % delle donne ricopre cariche più elevate e il 4 % accede ai livelli direzionali. 

Nonostante tutto, Pimco sostiene che bisogna fare ancora di più non solo per il gender gap. PIMCO continuerà infatti a ricercare un numero maggiore di talenti provenienti da minoranze etniche e dai contesti socioeconomici più diversi, con l’obiettivo di ampliare il proprio raggio d’azione a coloro che incontrano ancora ostacoli sul piano della mobilità sociale e delle opportunità nel lavoro. 

Il tema dell’eguaglianza tra generi e la valorizzazione e l’inclusione delle diversità è tema su cui Pimco è attiva da tempo. Sul sito web della società una sezione intera (Woman&Investing) è dedicata al tema delle donne in finanza sia in ambito manageriale che nei panni di investitrici. Con varie partnership strategiche la società ha avviato progetti per valorizzare e sostenere i talenti femminili. Una di queste collaborazioni è Girls Who Invest, organizzazione no profit che punta a incrementare il numero di donne presenti nel settore finanziario fornendo programmi intensivi di formazione e opportunità di networking e mentoring. Anche la partnership con le università europee ha dato i suoi frutti portando ad una crescita del numero di donne candidate per le posizioni lavorative in Pimco.