L’Aula del Senato ha dato il via libera alla nuova relazione del Def sullo scostamento di bilancio varata ieri dal consiglio dei ministri. I voti a favore sono stati 112, i contrari 57, nessun astenuto. Anche la risoluzione della maggioranza è stata votata da 112 senatori, mentre i contrari sono stati 56 e nessun astenuto.
La Camera, in mattinata, ha approvato lo scostamento con 221 voti favorevoli. I voti contrari sono stati 116, dopo che nella seduta di ieri non era stato votato a causa delle troppe assenze nelle fila della maggioranza.
Il testo del Documento di economia e finanza era stato bocciato con 195 sì, 105 astensioni e 19 voti contrari per la prima volta nella storia della Repubblica. Abbastanza per dare la stura alle dichiarazioni dell’opposizione e ai dubbi sulla maggioranza. Tanto che il governo ha riunito un consiglio dei ministri d’urgenza alle 18.30 con l’obiettivo di varare un nuovo scostamento di bilancio, che dovrà essere portato ancora in votazione. Proprio per questo motivo è stato convocato d’urgenza un consiglio dei ministri nonostante l’assenza del presidente del consiglio Giorgia Meloni.
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Parlamentari assenti, problemi di tenuta nella maggioranza sul Def?
Tra le spiegazioni che motiverebbero le tante assenze c’è quella politica, cioè non tutti sono convinti del Def, ma c’è una risposta più pratica ai dubbi: molti parlamentari sarebbero assenti perché in missione. La stessa Giorgia Meloni nella giornata di oggi era Londra per motivi istituzionali. Del resto il Documento fondante della politica economica del paese sarebbe stato approvato con 201 voti a favore, quindi ne mancavano solo 6 all’appello, una cifra tutto sommato bassa. Lo stesso presidente del consiglio ai cronisti che fuori da Downing Street le hanno chiesto se fosse preoccupata per il Def e se pensasse al rientro anticipato ha preferito non rispondere in merito. Con buone probabilità il voto si rifarà. “La richiesta di rifare il voto alla Camera è arrivata da tutta la maggioranza” nella capigruppo di Montecitorio sul Def. Lo ha detto Luana Zanella (Avs) alla fine della riunione. Le prossime ore, nelle quali si svolge il consiglio dei ministri, saranno quindi decisive per stabilire il futuro dello scostamento di bilancio e del documento di economia e finanza.
Un nuovo documento andrà in aula
Il Consiglio dei ministri in serata, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato una nuova Relazione al Parlamento ai sensi dell’art. 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243. Restano confermati i saldi di finanza pubblica già riportati dal Documento di economia e finanza 2023, mentre la nuova Relazione sottolinea le finalità di sostegno al lavoro e alle famiglie oggetto degli interventi programmati per il Consiglio dei ministri già fissato per il 1° maggio.