Con oltre 200mila euro di debiti si può anche non fallire. A stabilirlo è il tribunale di Padova, che ha concesso una dilazione a un imprenditore, assistito da Legge3.it, grazie alla quale potrà avere diritto a un piano di rientro di 3 anni a 200 euro al mese, grazie a uno stralcio di 225mila euro.o apre con altri due soci un’attività nel settore della ristorazione.
Una storia sfortunata
La vicenda dell’imprenditore veneto inizia nel 2000, quando è socio accomandante di una società per la quale offre 200 milioni di lire di garanzie. Dopo un anno i diverbi interni lo convincono a lasciare l’azienda, che però continua a contrarre debiti. Gli altri soci decidono di venderla, con il monte di debiti, che però rimangono in carico all’ex socio. Il nuovo acquirente non paga i creditori, e la somma dovuta cresce sotto il peso degli interessi. Intanto, nel 2008, l’uomo apre una sua nuova attività nel settore dell’informatica. Dopo un primo periodo positivo, l’effetto della crisi mondiale scoppiata in quegli anni si fa sentire in modo prepotente, e nel 2015 è costretto a dichiarare chiudere. Nel 2018 apre una nuova azienda nello stesso settore, ma appena un anno dopo un attacco cardiaco lo tiene lontano dal lavoro, facendo, di lì a poco, naufragare anche questa attività.
Il tribunale ha dato ragione all’imprenditore
L’esposizione debitoria è cresciuta fino a diventare quasi irrangiungibile. A quel punto l’uomo decide di rivolgersi a Legge3.it, che porta la sua pratica in Tribunale, ottenendo un piano di rientro sostenibile dei soldi da corrispondere ai creditori, fissato in 200 euro al mese per 3 anni.
“Quella del 2008 fu una crisi devastante che, ancora oggi, a distanza di 15 anni, fa sentire i suoi effetti. Del resto, la Legge 3/12 fu emanata proprio in risposta a quella terribile crisi, che negli anni successivi aveva portato ad un triste aumento dei suicidi tra gli imprenditori. – Commenta Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it –La storia di questo imprenditore, purtroppo, non è un caso isolato, anzi! Quando abbiamo iniziato a seguire questo caso, ci siamo trovati davanti un imprenditore distrutto dai debiti, ma un uomo retto ed onesto, con grande dignità. Siamo davvero lieti di essere riusciti a chiudere questa pratica nel migliore dei modi, ed auguriamo tutto il bene a questo uomo coraggioso, che possa finalmente tornare ad essere sereno e a guardare al domani con il sorriso”.
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