La Consob promuove il Ddl capitali, il disegno di legge sugli “Interventi a sostegno della competitività dei capitali”. L’audizione in commissione senato del presidente dell’autorità di vigilanza Paolo Savona ha espresso parere favorevole alle novità che vanno dall’innalzamento della soglia di capitalizzazione delle Pmi, fino alla semplificazione delle procedure di ammissione a quotazione e alla possibilità dei gestori di esercitare i diritti di voto per più assemblee. Savona ha espressamente apprezzato la volontà del legislatore italiano non solo di snellire le procedure, ma anche di adeguare sempre di più la legge alle normative degli altri paesi europei.
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Sarà più facile quotarsi per le Pmi
Tra le novità che sono state apprezzate dalla Consob c’è l’’innalzamento (da 500 milioni a 1 miliardo di euro)della soglia di capitalizzazione rilevante ai fini della qualifica di PMI, che consentirà alle società quotate di beneficiare di una maggiore flessibilità offerta dalle disposizioni del TUF in materia di OPA e assetti proprietari, oltre ala semplificazione delle procedure di ammissione a quotazione. A questo si deve aggiungere l’abrogazione dell’obbligo di segnalazione delle operazioni effettuate dagli azionisti di controllo.
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Una legge che incoraggia la partecipazione alle assemblee
Un’altra rilevante modifica contenuta nel disegno di leggeè quella che consente di conferire a un gestore di portafogli il potere di esercitare i diritti di voto per più assemblee, in luogo di una singola assemblea. “Tale disposizione – spiega Savona – dovrebbe favorire l’esercizio dei diritti di voto connessi a strumenti finanziari dei clienti gestiti da un intermediario, favorendo una più ampia partecipazione assembleare.Sempre in materia di assemblee, una particolare attenzione merita la disposizione che prevede che le assemblee di società quotate, se previsto dallo statuto,si possano svolgere esclusivamentetramite il rappresentante designato dalla stessa società. Tale disposizione incide, infatti, sui diritti degli azionisti e sulla partecipazione assemblearee non appare in linea con i principi ispiratori della direttiva c.d. Shareholders Right (2007/36/CE)”.
L’obiettivo comune è rilanciare i mercati di capitali
In audizione al Senato Savona ha espresso la propria approvazione per l’operato del governo in materia finanziaria. “Il disegno di legge – spiega – rappresenta la cornice normativa necessaria per avviare un percorso di rilancio dei mercati dei capitali. Già da tempo la CONSOB si è impegnata in tal senso negli ambiti di propria competenza, con semplificazionie riduzione degli oneri per i soggetti vigilati. Vanno in questo senso, ad esempio, le modifiche regolamentari varate nel 2022 per rendere più celeri i procedimenti di approvazione dei prospetti e consentire l’utilizzo della lingua inglese (facoltà già esercitata da alcune imprese). È stata eliminata la fase di verifica preliminare della completezza dell’istanza, non contemplata dalla normativa europea, e sono stati ridotti i documenti da trasmettere all’Autorità. È stata, poi, confermatala possibilità per gli emittenti e per gli offerenti di sottoporre preliminarmente alla CONSOB questioni di particolare rilevanza, per favorire la celerità dell’istruttoria successiva”.
Più facile eliminare i profili di gold plating
L’impegno di Consob ha anticipato quello del governo: “A fine marzo abbiamo anche completato un ampio riordino degli atti di soft law,- continua Savona – per agevolare gli operatori ed eliminare profili di gold plating. Sono state aggiornate e raccolte in un unico documento -disponibile anche in lingua inglese -le comunicazioni emanate nel corso degli anni. Per quanto riguarda il disegno di legge, si accolgono con favore le modifiche che consentono la dematerializzazione delle quote di PMI-s.r.l., che favoriranno lo sviluppo del crowdfunding in Italia”.
La disposizione elimina gli emittenti diffusi dal perimetro di vigilanza della CONSOB, mantenendo ferma l’applicazione delle disposizioni del codice civile previste per le società che fanno appello al mercato dei capitali di rischio.L’intervento elimina, quindi, uno scalino normativo tutto italiano fondato sull’estensione di regole speciali, previste per le società quotate,anche a società non quotate. Viene menouna categoria “ibrida”, che non trova riscontro nel quadro normativo europeo, nel quale sono regolamentatelesolesocietà che hannostrumenti finanziari quotati nel mercato regolamentato o negoziati su sedi di negoziazione
La vigilanza risponderà solo dei danni causati
La nuova normativa stabilisce anche che “chi ha subito un danno per effetto di un atto o di un comportamento posto in essere da un soggetto vigilato da una delle Autorità (Consob, Banca d’Italia o Ivass), può agire contro di essa per ottenere soltanto il risarcimento del danno che sia conseguenza immediata e diretta della violazione di leggi e di regolamenti sulla cui osservanza è mancata la vigilanza dell’Autorità stessa”.