Le aziende che si occupano della produzione di beni si trovano a dover gestire un’enorme mole di dati relativi all’intero ciclo di vita dei prodotti, derivanti dai numerosi comparti operativi.

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Nuova operatività ristori Emilia-Romagna

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.


Partendo dalla progettazione per arrivare alla produzione e alla messa in commercio, il prodotto subisce, passo dopo passo, trasformazioni e modifiche operate da professionisti addetti ai vari settori, i quali forniscono dati sempre aggiornati, che si riflettono sulle esigenze di cambiamento e innovazione del prodotto stesso. Tali esigenze possono essere dettate da fattori interni, quali modifiche nella produzione, oppure esterne, come nuovi regolamenti o differenti esigenze dell’utenza finale.

Per rendere l’azienda più efficiente, è necessario ottimizzare la gestione dei dati, salvaguardandoli e rendendoli disponibili a tutta la catena di produzione del bene, al fine di migliorare la collaborazione aziendale. Per raggiungere questo risultato, si può ricorrere a soluzioni software come quelle proposte da Nuovamacut, studiate per semplificare tutto il ciclo produttivo, digitalizzando l’impresa e rendendola ogni giorno più performante.

L’importanza del controllo del ciclo di vita del prodotto

Denominato in inglese “Product Life Cycle”, il ciclo di vita del prodotto è un modello di sviluppo nato nel 1965 per opera di Theodore Levitt, il quale permette di organizzare al meglio la produzione di un bene, tenendo conto di ogni fase di sviluppo, a partire dalla produzione fino allo smaltimento.

L’analisi del ciclo di vita aiuta le aziende non solo a ottimizzare la produzione e la distribuzione, ma anche a valutare attentamente l’impatto ambientale dei prodotti immessi sul mercato, fattore questo che si rivela ogni giorno più importante.

L’analisi del PLC aiuta inoltre le aziende a individuare le nuove richieste e i nuovi bisogni del target di riferimento, adattando caratteristiche e produzione del bene al fine di renderlo più appetibile e di allungarne la permanenza sul mercato.

Per finire, la gestione dei dati del Ciclo di Vita di un prodotto può aiutare a individuare strategie atte a migliorare le singole fasi, così da renderle più performanti dal punto di vista della qualità, ma anche, se necessario, della quantità.

PLM, i software per la gestione del ciclo di vita dei beni

Per ottimizzare la gestione della grande mole di dati derivante dal PLC, le aziende produttive possono ricorrere ai software PLM, Product Lifecycle Management, pensati proprio per rispondere a questo tipo di esigenza.

Attraverso l’utilizzo di programmi specifici, le aziende possono organizzare i dati in modo tale da renderli accessibili ai vari livelli di produzione; i responsabili dei vari comparti aziendali avranno così la possibilità di scambiare informazioni ottimizzando i tempi, analizzare l’impatto del loro operato attraverso un’analisi multifattoriale e utilizzare i risultati delle valutazioni al fine di apportare miglioramenti al loro settore.

Non solo chi si occupa della progettazione, ma anche chi interviene nelle fasi di produzione e distribuzione, e persino in quella relativa all’assistenza clienti, potranno tranne numerosi vantaggi dall’utilizzo di piattaforme specializzane nel PLM.