Dal mutuo al prestitoserve un angelo mediatore

Si che parla, su cosa s’interroga, oggi, in piena Fase 2 della pandemia, la gente comune, i piccoli imprenditori, noi tutti? Di come finanziare i mancati guadagni, come sbarcare il lunario, come pagare i debiti. E di cosa si occupa, da una vita, Nunzio Chiolo? Di dare risposte a chi ha bisogno di soldi. Le migliori risposte possibili restando nel soldo del sistema creditizio, quello sano e regolare, salvando tanti sprovveduti che arrivano a un passo dal cadere nelle botole dell’usura.

Ebbene, l’imprenditore che vent’anni fa lanciò, con la sua finanziaria Conafi e con il suo prodotto di punta Prestitò, la cessione del quinto dello stipendio quale veicolo di finanziamento ideale per i lavoratori dipendenti, oggi ha riscritto strumentistica e approccio, ma applicando al suo lavoro sempre la stessa filosofia d’azione, ed anche di pensiero: il massimo della solidarietà nei limiti del possibile. «Oggi c’è tanta gente in difficoltà finanziarie e sprovvista delle più elementari cognizioni in fatto di soldi», spiega, «che va aiutata a ristrutturare il proprio quadro debitorio per evitarle guai peggiori». «E non basta – aggiunge il suo partner Luigi Carunchio – Oggi anche le banche sono in una posizione difficile, sono caricate di superlavoro. Non riescono a star dietro alla pressione del mercato, sembrano agevolate da alcune delle norme anticrisi, ma in realtà hanno molti problemi da risolvere prima di poter assecondare le richieste della clientela».

E su queste analisi – oggettive quanto mai – Conafi fonda oggi la sua azione, gestita dal quartier generale di Torino su tutto il territorio nazionale sia attraverso un attivissimo call-center per la clientela familiare, sia attraverso un network di professionisti, coordinato da Carunchio, per quella aziendale. 

Oggi Prestitò è infatti, giuridicamente, un mediatore creditizio iscritto all’Oam – l’Organismo degli agenti e mediatori creditizi, vigilato dal ministero dell’Economia – e come tale può affiancare cittadini e imprese nella complessa relazione con le banche, tanto più complessa di questi temi.  E dunque Prestitò ha nella sua ragione sociale l’attività di underwriting – come si dice in gergo – per tutti i tipi di finanziamento, dal mutuo al prestito personale. Come anche per i confidi. 

L’attività per cittadini e famiglie

Il problema che un bravo mediatore risolve al suo cliente è quello, enorme, del “gap cognitivo”, come lo chiamano garbatamente, i sapientoni: in altre parole, l’ignoranza. Ignoranza crassa, anche da parte di persone colte – magari con due lauree – dei più elementari criteri della finanza personale. Che può condurre a situazioni debitorie estremamente sbilanciate e pericolose. «E infatti – spiega Chiolo – il nostro primo obiettivo è quello di sostenere i clienti nella pianificazione della loro posizione finanziaria». 

In che modo? Presidiando l’ottimizzazione del ricorso a tutti i possibili strumenti di finanziamento e rifinanziamento di un debito complesso e apparentemente insostenibile: attraverso la cessione del quinto dello stipendio o della pensione, la delegazione di pagamento, i prestiti personali; e sul fronte dei mutui, le surroghe, i mutui di liquidità, il consolidamento dei debiti o addirittura il loro acquisto.

In sinergia con advisor group di Luigi Carunchio, il gruppo fondato da Nunzio Chiolo offre anche servizi integrati agli istituti bancari

Non è che siano angeli, gli uomini di Chiolo: ci sanno fare, però; e non vogliono fregare il cliente, ma aiutarlo per conservarlo nel tempo e farsene presentare altri. Non a caso, facendo così in trent’anni, Prestitò ha gestito 1,2 milioni di clienti ed oggi ha convenzioni attive con colossi della previdenza quali l’Enpam, l’Arca Enel e l’Arma dei Carabinieri. Il tutto in una condizione di massima trasparenza: quotata in Borsa dal 2007, Prestitò gode oggi di un patrimonio netto di 18,3 milioni di euro e di una posizione finanziarie netta di 14,5 milioni di euro.

Con queste credenziali, ovviamente, il gruppo è molto ascoltato – e gradito – da numerose banche di cui è stato ed è consulente, perché le aiuta indirettamente a prevenire molti possibili casi di insolvenza.

Ingegnerizzando questa reputazione, oggi Prestitò ha potenziato la sua “seconda gamba”, appunto quella dei servizi integrati alle banche, sviluppata in sinergia con Advisor Group di Luigi Carunchio.

Questo inedito tandem offre alla Banche un servizio completamente esternalizzato per l’intero processo di underwriting in tema di accesso al credito delle Piccole e medie imprese. “Ci occupiamo dell’analisi, della valutazione del merito creditizio delle imprese e dell’istruttoria delle pratiche di fido – spiegano i due partner – Eroghiamo il servizio tramite piattaforma informatica che ottimizza i tempi e rende il processo snello, efficiente e flessibile. Procediamo al riconoscimento del cliente a distanza e raccogliamo la documentazione digitalmente. Il network di professionisti garantito da Adivisor Group è presente su tutto il territorio nazionale, questo ci consente di avere copertura locale e facilità di intervento”.

Quotata in borsa dal 2007, Prestitò gode oggi di un patrimonio netto di 18,3 milioni di euro con posizione finanziaria netta di 14,5 mln

Alle banche, nella fase di richiesta ed erogazione del credito, viene assicurata una consulenza nell’analisi documentale e nella richiesta di garanzie, e alla clientela un supporto nell’istruttoria delle pratiche. Nella fase successiva all’erogazione del finanziamento, le banche vengono affiancate nell’attività di monitoraggio andamentale, analisi e reportistica.

In campo, Prestitò schiera le sue competenze di sempre, evolute in trent’anni di esperienza e del tutto in linea con le esigenze di oggi, legate alla cambiata normativa e alla completa digitalizzazione dei processi: dal front-end per il contatto con la clientela, alle risorse umane qualificate e specializzate nel settore del credito ratail e corporate; dall’algoritmo di calcolo per l’analisi creditizia (Integrated credit scoring) elaborato sulla base di una storicità trentennale nel settore (la capogruppo Conafi, nella sua attività di intermediario finanziario, ha erogato per oltre 2 miliardi di euro con un rischio di credito pari allo 0,25% in termini di tasso) alle piattaforme di proprietà per la gestione efficiente ed efficace dell’intero processo.

Anche Advisor Group può squadernare uno strumentario di rara efficacia: una rete di esperti del settore economico, giuridico e tributario, con specializzazioni professionali e un know how qualificante, organizzati in 25 studi, che operano in sinergia nei campi della consulenza fiscale, societaria e del lavoro e della revisione della consulenza finanziaria e bancaria. Advisor Group è già partner di Financial Hub in sinergia con IFI Advisory Spa e Infocert Spa, per offrire servizi professionali al mondo bancario. La multidisciplinarietà e la specializzazione costituiscono il punto di forza del gruppo e garantiscono la capacità di risolvere problematiche complesse.

«La mia scommessa è da trent’anni sempre la stessa – conclude Chiolo – Amministrare il credito, restando umani. Ed è sbagliato pensare di farlo senza cuore. Non dimenticherò lo sguardo pieno di gioia ed emozione che mi regalò un bambino, figlio di una famiglia che viveva in gravi ristrettezze, e che non aveva mai avuto un regalo vero, a Natale: e per la prima volta lo ebbe. Il papà aveva un piccolo stipendio e sognava un passo in avanti. Mi aveva chiesto un prestito, ma non ne aveva i requisiti formali. Non riuscii a resistere, e gli prestai sulla parola un milione di vecchie lire. Senza garanzie. Me lo restituì fino all’ultimo centesimo, ma quello sguardo riconoscente valeva più di qualsiasi interesse».