I mercati non stanno reagendo bene alla crisi di governo che arriva nel giorno i cui la Bce comunicherà il rialzo dei tassi.
“Dopo le tensioni di giovedì e le dimissioni di Draghi respinte da Mattarella – dice Filippo Diodovich, Senior Market strategist di IG Italia – i mercati avevano dato per scontato che i partiti politici avrebbero trovato un compromesso in extremis per evitare una crisi politica in un momento così delicato per l’Italia, sia dal punto di visto geopolitico (guerra in Ucraina e tensioni nei rapporti diplomatici con la Russia) che da quello economico (crisi energetica, requisiti per fondi PNRR, legge di bilancio, scudo anti-spread e rischi di recessione) e sanitario (nuova campagna vaccinale per la quarta dose)”.
LEGGI ANCHE: Crisi di governo: il Colle prende atto delle dimissioni di Draghi
Crisi di governo ed effetto sui derivati
La crisi di governo di questi giorni avrà una ricaduta soprattutto sull’economia e sulla finanza italiana.
“La scelta di M5S, Lega e Forza Italia di non sostenere più il governo di unità nazionale – continua . con a capo Mario Draghi avrà conseguenze fortemente negative sull’andamento dell’azionario italiano e aumenterà le tensioni sullo spread con un forte rialzo dei rendimenti dei titoli di stato italiani. Al momento sulle nostre piattaforme i derivati sull’indice italiano evidenziano una discesa del 2,50%. In merito al mercato obbligazionario, crediamo che i timori degli investitori su un lungo periodo di instabilità politica in Italia possano portare lo spread nel breve termine a 250 punti base e nel medio sui 300. Oggi ci sarà anche il meeting della BCE che in caso di un piano non convincente per evitare la frammentazione finanziaria dell’eurozona (scudo anti-spread) potrebbe contribuire a un ulteriore ampliamento dei differenziali di rendimento. Infine, l’uscita di Draghi aumenta le probabilità che il Governing Council possa associare al nuovo programma di acquisto titoli condizionalità più stringenti del previsto”.