La nascita del web e la sua diffusione hanno dato il via a numerose innovazioni che in alcuni caso vanno oltre il puro ambito tecnologico. È questo il caso delle criptovalute, vere e proprie monete virtuali nate come alternativa, libera e svincolata da sistemi governativi e bancari, alle tradizionali valute FIAT.
Oggi le crypto sono note in tutto il mondo, ma ancora poco utilizzate per effettuare veri e propri acquisti. In compenso sono riuscite ad attirare l’attenzione di investitori e trader, i quali hanno scorto delle potenzialità in questo particolare asset.
Chi è interessato al mondo degli investimenti, può trovare in rete utili guide e interessanti articoli, redatti da professionisti del settore, i quali offrono una panoramica sulle migliori criptovalute su cui investire in base ai propri obbiettivi di investimento.
Di seguito analizzeremo più nel dettaglio le criptovalute, cercando di capire quando sono nate, su quale tecnologia si appoggiano e quali sono le più conosciute.
Le origini delle criptovalute
Prima della nascita delle criptovalute propriamente dette, informatici e sviluppatori avevano già lanciato alcune monete virtuali, come l’eCash di David Lee Chaum, inventore del sistema delle blockchain e vero e proprio padrino delle criptovalute.
Il Bitcoin è però stato il primo vero esempio di criptovaluta, in quanto è stata la prima moneta virtuale che ha sfruttato pienamente la tecnologia blockchain per proteggere i dati e tracciare i movimenti, garantendo un sistema di scambio sicuro e controllato.
Che cos’è la blockchain
Il termine blockchain indica una catena di record che funge da vero e proprio registro delle transizioni. Accessibile a chiunque, ogni blocco include un hash del blocco che lo precede, i dati della transizione registrata e un marcatore temporale.
La concatenazione tra i blocchi precedenti e quelli successivi impedisce la modifica dei dati, in quanto questo comporterebbe un’alterazione nella sequenza.
La nascita del Bitcoin
Come abbiamo detto, il Bitcoin rappresenta la prima, vera criptovaluta. Il nome reale della persona a cui dobbiamo la comparsa della prima crypto, avvenuta nel 2009, non è noto, ma conosciamo lo pseudonimo con il quale, nel 2008, aveva firmato il whitepaper che aveva preceduto il lancio dei Bitcoin: Satoshi Nakamoto.
Creato come metodo di pagamento alternativo alle valute utilizzate da tutti noi per gli scambi commerciali, offre elevati livelli di sicurezza e velocità di scambio.
Grazie alla blockchain, tutte le transizioni vengono tracciate e riunite in blocchi protetti da crittografia, praticamente impossibili da manomettere.
La creazione di nuove valute avviene come diretta conseguenza del mining, l’aggiunta di blocchi alla blockchain tramite validazione delle operazioni; in seguito a tale attività, i “minatori” ricevono una sorta di premio, consistente in nuove unità di Bitcoin.
Altre criptovalute
Seguendo la scia del Bitcoin, gli sviluppatori hanno generato numerose altre criptovalute, tanto che oggi ne esistono oltre 2000.
Naturalmente non tutte hanno la medesima notorietà e diffusione, ma alcune tengono degnamente testa al capostipite; tra queste rientrano Ether, nata nel 2015 e utilizzata principalmente per la generazione di smart contract, i cosiddetti NFT, Litecoin, creata da Charlie Lee a partire dal codice sorgente del Bitcoin, e Ripple.