Il Crif, azienda specializzata in sistemi di informazioni creditizie pubblica, ha pubblicato la sua Mappa del Credito italiana. Oltre all’indagine a livello regionale, con la sua area Mister Credit dedicata allo sviluppo di soluzioni e strumenti educational per i consumatori, la società ha analizzato (in base ai dati Eurisc) anche l’andamento nazionale dei finanziamenti attivi in Italia. Un lavoro che rivela quanto appare chiaro anche localmente: quasi un quarto dei contratti è rappresentato da un mutuo.
Tra i paesi occidentali con i quali è possibile fare un confronto, il Bel Paese risulta quindi tra quelli in cui i cittadini tradizionalmente hanno una minore propensione a rivolgersi agli istituti di credito per finanziare i propri consumi o per sostenere l’investimento sulla casa. Il contenuto indebitamento delle famiglie fa sì che, relativamente ai contratti di credito rateale attivi su scala nazionale, nell’anno 2018 la rata mediamente rimborsata a livello pro-capite ogni mese sia risultata pari a 350 euro (-1,3% rispetto all’anno precedente).
Anche l’importo residuo (inteso come somma degli importi pro-capite ancora da rimborsare per estinguere i contratti in essere) risulta in calo rispetto all’anno precedente (-0,8%) risultando pari a 33.564 euro in virtù del peso ancora rilevante dei mutui ipotecari, che continuano ad avere un’incidenza significativa nel portafoglio delle famiglie italiane.
Al contempo, nell’ultimo anno si è registrato un allargamento della platea dei cittadini che hanno richiesto un mutuo o un prestito che arriva al 38,1% della popolazione attiva, in virtù di una crescita del +4,9% rispetto all’anno precedente, a fronte di una elevata sostenibilità finanziaria complessiva confermata dalla costante contrazione degli indicatori di rischiosità del credito alle famiglie.
Uno dei dati più interessanti contenuti nella Mappa del Credito del Crif è quello relativo al Veneto, regione in cui l’incidenza dei mutui all’interno del portafoglio delle famiglie è sensibilmente più alta rispetto alla media nazionale con un peso pari al 26% sul totale. Il Veneto è così la quarta regione nella graduatoria nazionale che vede al primo posto il Friuli Venezia-Giulia.
I prestiti personali veneti, invece, rappresentano il 33% del totale dei contratti di credito attivi, in linea con la media nazionale; mentre i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi spiegano il restante 41,0%. A livello provinciale, Treviso guida la classifica regionale sui mutui, con una quota del 29,2% (dato che posiziona la provincia al settimo posto a livello nazionale); Verona si distingue per l’incidenza dei prestiti finalizzati, con il 42,5%; mentre Belluno vanta il primato relativamente ai prestiti personali con il 37,3% sul totale dei contratti di credito attivi.
E ancora. L’importo medio da rimborsare in Veneto il secondo in Italia per entità con una rata mensile pari a 396 euro, al di sopra della media nazionale. È Treviso la prima in regione, e la quarta nel Paese, con una rata media mensile pari a 434 euro. Seguono Venezia e Padova, entrambe con 403 euro.
Relativamente all’indebitamento residuo per estinguere i finanziamenti attivi, la regione guidata da Luca Zaia, con 38.307 euro, si colloca al quarto posto nazionale. La provincia veneta con l’esposizione residua più elevata risulta essere Padova, con 42.005 euro, che la colloca all’undicesimo posto assoluto nel ranking nazionale, capeggiato da Milano con 52.560 euro. Al contrario, quella che risulta meno esposta è Rovigo con un indebitamento medio di 31.706 euro.
La regione Lazio si pone sopra la media nazionale e al sesto posto in Italia per prestiti per l’acquisto di beni e servizi delle famiglie. Stando alla mappa nella regione di Luca Zingaretti, per quanto riguarda la distribuzione delle diverse tipologie di contratti di credito, l’incidenza dei prestiti finalizzatiall’acquisto di beni e servizi è sensibilmente più alta rispetto alla media nazionale dei portafogli delle famiglie, con un peso pari al 47,4% sul totale; dato che colloca la regione al sesto posto assoluto della graduatoria nazionale.
I prestiti personali, invece, rappresentano il 34,0% del totale dei contratti di credito attivi laziali, poco al di sopra della media nazionale, mentre i mutui spiegano il restante 18,7%.
A livello provinciale, Roma guida la classifica regionale per quanto riguarda i mutui, con una quota del 24,1%, Latina si distingue per l’incidenza dei prestiti finalizzati, con il 51,0%, mentre Rieti vanta il primato relativamente ai prestiti personali, con il 37,8% sul totale dei contratti di credito attivi.