Il vino italiano di alta gamma attrae sempre più investitori e le vendite sono cresciute a livello globale del 13% nella sola prima metà del 2021. In particolare i fine wines italiani, spinti da un valore intrinseco, capace di mantenersi anche nei periodi di turbolenza, hanno registrato un aumento del 12,2% fino a diventare la terza categoria con più scambi commerciali secondo Liv-ex Wine Index, indice di vini pregiati che tiene traccia dei prezzi per gruppi di vini. Se tradizionalmente sono sempre stati francesi i vini pregiati destinati a dominare questo mercato, negli ultimi anni lItalia è fra i Paesi che intendono contendere legemonia della Francia arrivando a possedere il 16% del mercato, dietro solo al 40,5% di Bordeaux e al 20,4% della Borgogna. 

In un contesto condizionato dalla crisi, prima pandemica e oggi bellica, più investitori scelgono di diversificare il proprio portfolio per proteggersi dall’inflazione e il mercato dei vini di pregio, in qualità di pleasure asset, si mostra pienamente capace di attrarre collezionisti e appassionati, assicurando significativi rendimenti. Inoltre il profilo dellinvestitore italiano, in questo segmento, è sempre più giovane e non più solo maschile.

Il dato è confermato anche dal fatto che negli ultimi 15 anni lindice Liv-ex, su 1000 vini pregiati, ha registrato una crescita eccezionale del 13,6%, superando il 7,8% del Dow Jones S&P 500 (esclusi i dividendi). Se confrontato direttamente con altri asset alternativi, il vino pregiato ha ottenuto una crescita del 231% negli ultimi 10 anni, rispetto al 113% per larte o al 142% per i gioielli.

Un mercato in forte e costante espansione offre agli investitori nuove sfide: aggiudicarsi le bottiglie più pregiate, rare e difficili da ottenere, intuire in anticipo su quali vini e cantine emergenti puntare, scommettere su un potenziale ancora da esprimere in termini di qualità e rendita per massimizzare gli investimenti e ampliare gli asset disponibili. È una sfida con qualcosa che ha un valore non solo economico ma che piace perché sa di reale, viene dalla terra, è lavorato dalluomo e appartiene alla nostra tradizione. 

Oeno Group, leader internazionale del settore dei vini pregiati, gestisce investimenti per 50 milioni di dollari con un rendimento del 10,46% attestatosi nel 2021 addirittura al 12,4%, punta proprio sullItalia e sul suo ruolo di rilievo nello scenario dei pleasure assets per svilupparsi assistendo chi intende approcciare questa tipologia di investimento.  

Gabriele Gorelli Mw, Brand ambassador Oeno Group per l’Italia ha sottolineato come “Oeno Group, con la sua qualificata assistenza, consente non solo di assicurarsi le cosidette blue chip del vino, investimenti di sicura resa nel lungo periodo, ma anche di identificare nuove opportunità d’investimento, fino ad oggi sconosciute o non adeguatamente valorizzate, scommettendo quindi su realtà emergenti con una crescita promettente.” 

Fondata a Londra nel 2015, con sedi a Bordeaux, New York, Madrid, Monaco e in Toscana, leader nel settore degli investimenti in fine wine, Oeno Group offre un servizio personalizzato di consulenza con un approccio contemporaneo e innovativo al mondo dei vini di pregio consentendo a chi lo desidera di entrare in questo mercato in evoluzione assistito da  tre dei soli 400 esperti Masters of Wine presenti in tutto il mondo.