Nel 2022 lo stock di crediti affidati per il recupero alle imprese associate a Unirec (Unione nazionale delle imprese a tutela del credito) ha raggiunto la cifra record di circa 200 miliardi di euro rispetto ai circa 160 miliardi del 2021. Il trend di crescita degli importi gestiti ha subito una forte accelerazione rispetto all’anno scorso attestandosi a circa +26 per cento e tornando così ai livelli registrati prima della pandemia. Tuttavia, l’aumento delle masse è eterogeno e non ha rappresentato un’equivalente crescita della redditività delle aziende del settore a causa di una generale minore qualità del credito.
Presentato a Roma l’annuale rapporto Unirec
È il dato più significativo del XIII rapporto annuale di Unirec, presentato a Roma il 7 giugno, all’Auditorium della Tecnica, nel corso di una convention che ha inaugurato anche la presidenza di Marcello Grimaldi, eletto dall’assemblea dei soci per il biennio 2023-2025, che ha preso il testimone da Francesco Vovk che ha raggiunto il numero massimo di due mandati consecutivi al vertice dell’Unione. Il vicepresidente, Cristian Bertilaccio, il segretario generale, Michela De Marchi, e tutto il consiglio direttivo hanno ringraziato Francesco Vovk per il grande lavoro di questi anni al servizio dell’associazione e hanno dato il benvenuto a Marcello Grimaldi.
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Freni:”In arrivo la nuova direttiva europea sul credito”
Prima dell’analisi dei dati del Rapporto 2022, il sottosegretario all’Economia e alle Finanze, Federico Freni, collegato in videoconferenza, ha confermato che il decreto per recepire in Italia la nuova direttiva europea sul credito è pronto e sarà presentato dal governo al più presto. “Entro l’anno”, ha detto rispondendo a una domanda del presidente Grimaldi. Si è passati, quindi, all’esame dei dati del 2022, un anno caratterizzato da tendenze contrapposte: a fronte di una diminuzione dei portafogli gestiti in Conto Proprio (portafogli di cui l’azienda è proprietaria) – sempre marginali rispetto al dato complessivo – è stata osservata una significativa crescita delle masse in Conto Terzi (C/III) che si riferisce al mandato affidato da un committente terzo che è proprietario del credito.
Un incremento complessivo dei volumi
L’aumento dei volumi è stato notevole, raggiungendo quasi 160 miliardi di euro rispetto ai 106 miliardi registrati nel 2021, pari ad un incremento di circa il 50 per cento. Nel Conto Terzi, poi, prevalgono in modo netto gli importi affidati in C/III Cessionario che rappresentano situazioni in cui il credito è affidato da un soggetto terzo rispetto a chi lo ha concesso (come ad esempio i fondi), che ha raggiunto la cifra di 106 miliardi (pari a circa il 67% del C/III), dato che rileva il peso sempre maggiore di investitori nel settore. Una delle possibili spiegazioni è da ricercare nell’assegnazione nel 2022 delle gare di appalto sui portafogli del settore bancario supportati dal sostegno pubblico (i cosiddetti Gacs). I crediti gestiti in C/III hanno rappresentato circa l’80% del totale. Il 52% degli importi è relativo al settore B2C (Business to Consumer) che sorpassa così il B2B (Business to Business).
Tra le tendenze emerse dal rapporto presentato nel convegno intitolato “Gli scenari del credito tra gestione dei rischi e potenzialità di recupero”, è interessante anche l’andamento delle performance in relazione ai portafogli gestiti in C/III. È emerso che gli importi recuperati si attestano a 15,6 miliardi di euro segnando un + 37% rispetto agli 11,3 miliardi del 2021. La performance media, intesa come percentuale di recupero sul totale, rimane solida seppur in diminuzione, attestandosi al 10% (-1% rispetto al 2021). Tuttavia, è importante sottolineare che questo dato varia notevolmente a seconda che si tratti di lavorazioni in C/III Originator o in C/III Cessionario. Nel primo caso, quando il committente è colui che ha originato il credito, la performance media raggiunge il 23%. Al contrario, per le lavorazioni in C/III Cessionario, la performance media scende al 3%.
Dopo l’analisi dei dati del Rapporto 2022, il convegno ha affrontato i temi di maggiore attualità attraverso tre tavole rotonde e alcuni interventi di esperti, tra i quali quello dell’economista Carlo Cottarelli molto applaudito dall’assemblea. L’Unione nazionale delle imprese a tutela del credito è stata fondata nel 1998 e riunisce oggi quasi 200 imprese del settore per un totale di oltre 16mila professionisti, rappresentando oltre il 70% del mercato italiano della gestione dei crediti. Unirec è membro della Federazione europea delle associazioni mazionali del comparto (Fenca) e socio fondatore del Forum Unirec-Consumatori, un tavolo di lavoro permanente che ha steso l’unico codice di condotta riconosciuto a livello europeo che si pone come obiettivo la promozione della coregolamentazione, la tutela dei consumatori e della professionalità degli addetti del settore.