Credite Suisse è stata acquistata da Ubs. Nell’operazione ha pesato senza dubbio la garanzia di 9 miliardi di Franchi data dalla Banca Centrale svizzera con il placet del governo. Quella a garanzia è un’operazione che è stata effettuata in vari paesi più volte, ma la stampa svizzera la stronca senza mezzi termini. Il vecchio “socializzare le perdite” non piace ai giornalisti elvetici, così come non viene apprezzato dai mercati. Infatti, all’apertura delle borse il titolo Credit Suisse registra un -62%.
Rottame radioattivo
La colpa è anche delle autorità per la crisi di Credit Suisse
I giornali non perdonano nemmeno alla politica lo tsunami che ha investito le banche. Le Temps accusa le autorità di non aver dato seguito alle domande di estrazione della parte svizzera dell’attività chiesta anche dagli azionisti. Accusa la Svizzera di eccessivo attendismo. “La Svizzera ha dormito ben troppo a lungo mentre Credit Suisse scivolava occhi aperti verso la rovina”, rincara la dose il Blick. Il quotidiano si sorprende che le autorità, ma anche le altre banche, non abbiano reagito prima, forzando i protagonisti di questa débâcle a inventarsi una soluzione d’emergenza. I giornali del gruppo di lingua tedesca Tamedia parlano di “scandalo storico”. Arriveranno, invece, “effetti collaterali”, secondo la Neue Zürcher Zeitung, che descrive un giorno nero per la piazza finanziaria elvetica e i suoi numerosi impiegati.