Credit Suisse è al punto più basso della sua quotazione nella storia. Oggi ci vogliono meno di due franchi per comprare un’azione di Credit Suisse. Alla borsa di Zurigo la banca ha subito un ennesimo crollo, arrivando a perdere il 10% e toccando il minimo di 1,9935 franchi. L’istituto fondato da Escher ha perso il 19% da inizio gennaio e il 71% in un anno. Nel 2007 un azione valeva 96 franchi per avere un’idea di quanto oggi sia grave la situazione. Oggi la capitalizzazione borsistica è ormai ridotta a 8 miliardi, rispetto ad esempio ai quasi 55 miliardi di Ubs. Le ultime difficoltà del titolo sono legate alle indicazioni espresse oggi dal suo principale azionista, Saudi National Bank (Snb): il presidente dell’istituto saudita Ammar Al Khudairy ha escluso ulteriori aiuti finanziari alla banca elvetica.
Credit Suisse è crollata in una giornata cominciata male per tutte le borse
La giornata era cominciata nel modo peggiore per tutte le borse europee che avevano aperto in negativo nei primi minuti di scambi anche Milano aveva aperto malissimo con l’Ftse Mib che segnava -0,31% a 26.718 punti. Francoforte ha ceduto lo 0,29%, Parigi 0,49% e 0,5%. A metà pomeriggio Milano segnava -3,75. Ha aperto in calo anche Wall Street, che ha risentito del crollo di Credit Suisse, già sotto pressione da ieri, a causa dell’ammissione di aver trovato “concrete debolezze” nelle relazioni finanziarie degli ultimi due anni a causa di controlli interni inefficaci. Sotto pressione i titoli delle maggiori banche statunitensi: Citigroup cede oltre il 5%, Wells Fargo e Goldman Sachs circa il 4,3%, JPMorgan Chase il 3,5%, Bank of America il 3%; First Republic Bank perde quasi il 21%, e` il peggiore sullo S&P 500 e ha toccato un nuovo minimo degli ultimi 12 anni, KeyCorp e Comerica perdono l`8%, Fifth Third Bancorp il 6,6%.
Il titolo ha recuperato in giornata, crolla invece la Borsa di Milano
Nel corso della giornata i titoli di Credit Suisse sono arrivati a perdere il 30% e poco prima della chiusura si era attestata a 1,85 franchi svizzeri, un valore comunque inferiore ai 2 franchi, che rappresenta la quotazione più bassa che il titolo bancario abbia mai raggiunto nella propria storia. Secondo il Financial Times l’istituto di credito elvetico ha chiesto alla banca nazionale svizzera e all’autorità di controllo di Borsa, la Finma di dare una dimostrazione di sostegno a favore de gruppo e di rassicurare i mercati. Nel frattempo si è mossa anche la politica, perché il primo ministro francese Elisabeth Borne ha chiesto di parlare nelle prossime ore alle autorità svizzera in merito alla situazione di Credit Suisse. Gli analisti di Activtrades evidenziano che non si sta verificando una corsa agli sportelli di Credit Suisse, a differenza di quanto accaduto per Svb, anche se ovviamente le dichiarazioni di Saudi National Bank, che ha annunciato di non voler ricapitalizzare l’istituto, hanno destato dubbi.
Intanto alla Borsa di Zurigo continuano a essere in profondo rosso le Ubs, giu’ del 7,8%, e le Julius Baer (-6,9%). Milano ha chiuso con una perdita superiore al 4%.