costo benzina

Cresce il costo della benzina ma gli italiani continuano a comprare vetture che vanno con benzina e diesel. Il 53% di chi ha intenzione di acquistare un’auto entro il 2023 opterà per un’auto usata, mentre quasi tre utenti su dieci preferiscono acquistare un veicolo nuovo. Considerando l’usato, la benzina è la prima scelta (43%), superando il diesel (38%), nonostante i continui aumenti del prezzo dei carburanti che sta colpendo l’Italia in questi mesi. Cresce l’interesse verso il GPL (12% del campione), mentre l’ibrida viene scelta dal 6%. L’elettrico, d’altro canto, è solo al 2%: a frenarne l’ascesa anche nell’usato gli utenti segnalano principalmente il costo elevato (per il 33% del campione) e la scarsa autonomia delle batterie (24%). Sebbene la crescita delle auto elettriche non si fermi anche nell’usato. A fornire queste cifre è l’osservatorio di Autoscout24. Il 54% delle auto presenti sul portale è ancora Euro 6, il 13% è ibrido ed elettrico e quasi sei auto su dieci hanno 5 o meno.

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Come sta andando il mercato dell’usato in Italia 

Nel 2023 il mercato delle auto usate in Italia ritorna con il segno positivo, registrando una crescita del +6,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e 1.986.550 passaggi di proprietà al netto delle minivolture (Fonte ACI). Un settore, quello dell’usato, che si conferma cruciale per “svecchiare” l’attuale parco auto circolante datato, che nel 2022 vede 20,18 milioni vetture in circolazione con una classe di emissioni Euro 4 o inferiore (oltre la metà sul totale), di cui quasi 4,41 milioni addirittura Euro 0-1 (11%). Chi è alla ricerca di un’auto di seconda mano, infatti, sostituirebbe l’attuale vettura che guida abitualmente (in media ha circa 12,5 anni), con un’auto più giovane. E su questo il mercato digitale può aiutare grazie alla vasta offerta di vetture di nuova generazione.

Rilanciare il mercato delle auto limitando il costo della benzina

Dopo il bonus benzina il governo potrebbe intervenire per limitare il costo dei carburanti, come annunciato dal Ministro delle Imprese, Adolfo Urso, che ha accennato alla possibilità di utilizzare l’accisa mobile introdotta con il decreto Trasparenza, che potrebbe consentire una riduzione delle tasse sui carburanti utilizzando i fondi aggiuntivi derivanti dall’IVA.