Il delisting consiste nella rimozione di un titolo quotato dalla piazza azionaria di scambio delle azioni. Lo stesso può essere volontario o involontario e, solitamente, si verifica quando una società cessa la propria attività, o dichiara bancarotta, si fonde, non soddisfa i requisiti di quotazione o, infine, cerca di diventare privata. Vediamo nel dettaglio come funziona e quali conseguenze comporta.

Il significato di delisting

Come già accennato, il delisting può essere volontario o involontario. Soffermandoci dapprima su quest’ultimo, preliminarmente occorre precisare che le società, per poter essere quotate in borsa, devono soddisfare linee guida specifiche, che prendono il nome di “standard di quotazione”. Ogni Borsa stabilisce autonomamente l’insieme di norme e regolamenti per le quotazioni. Le aziende che non soddisfano gli standard minimi fissati da uno scambio vengono rimosse involontariamente. Lo standard più comune è il prezzo. In particolare, il delisting involontario avviene nel caso di violazione di regolamenti o di violazione di standard finanziari. Questi ultimi includono la capacità di mantenere un prezzo minimo delle azioni, rapporti finanziari e livelli di vendita. In tali casi la Borsa emette un avviso di non conformità. Se quest’ultima persiste, lo scambio rimuove le azioni della società.

Quando si verifica il delisting

Una società può anche richiedere volontariamente di essere cancellata. Alcune aziende, infatti, optano per tale soluzione e scelgono di essere negoziate privatamente quando individuano, attraverso l’analisi dei costi-benefici, che i costi da sostenere per essere quotate in borsa superano i benefici e non sono, dunque, convenienti. Le richieste di delisting si verificano spesso quando le società sono acquistate da altre società di private equity e saranno riorganizzate da nuovi azionisti. La cancellazione volontaria può avvenire, inoltre, quando le società quotate si separano per fondersi e commerciare come una nuova entità.

Come vendere le azioni delistate?

A seguito del delisting le azioni non scompaiono, ma muta il modo e la sede in cui gli azionisti possono vendere o acquistare i titoli. Infatti, le azioni non potranno più essere vendute in borsa, ma la loro vendita potrà essere effettuata over the counter (OTC). Il valore delle azioni non muta automaticamente a seguito di delisting, anche se in caso di delisting involontario la società è spesso vicino alla bancarotta. Il tal caso è possibile che gli investitori perdano il loro investimento. In caso di delisting volontario, invece, spesso la società offre agli azionisti vantaggi aggiuntivi, quali warrant, obbligazioni ed azioni privilegiate. In tali casi, dunque, i trader potrebbero addirittura trarne un vantaggio.