Il settore del lusso è andato a gonfie vele negli ultimi tempi, con Lvmh e Hermès che si sono messi in mostra – e ora anche Richemont, proprietaria di marchi ultra-lusso come Cartier e Vacheron Constantin, si è unita alla festa. L’azienda ritiene che la ripresa economica della Cina sia stata uno dei fattori chiave del successo (anche se ora sta iniziando a frenare, vedi notizia al riguardo): con l’allentamento delle restrizioni nella seconda economia mondiale, le vendite asiatiche di gioielli e orologi di Richemont sono aumentate, compensando il leggero rallentamento degli Stati Uniti nello scorso trimestre. Il risultato: un anno di ricavi e utili da record che hanno superato le aspettative. Come ciliegina sulla torta, la società ha annunciato anche un dividendo speciale e un programma di riacquisto di azioni, facendo salire le azioni del 6%, a un nuovo massimo storico.
Le aziende del lusso potrebbero continuare a raccogliere i frutti della riapertura della Cina. Sebbene il turismo cinese si stia lentamente riprendendo, i grandi gruppi non sono ancora tornati in forze, in parte a causa dei voli costosi per l’Europa. E questo è importante: dopo tutto, i cinesi che indossano abiti eleganti possono spesso fare offerte migliori in Europa che in patria, quindi il turismo cinese è uno dei principali motori delle vendite globali di lusso. E poiché gli analisti prevedono che i turisti del Paese cominceranno a tornare in massa a partire dalla seconda metà di quest’anno, il lusso potrebbe presto ricevere un’ulteriore spinta.
Il boom del lusso ha lasciato le aziende ricche di liquidità e ha fatto nascere voci di potenziali trattative nel settore. I marchi di Richemont sono stati a lungo visti come obiettivi di acquisizione – con recenti voci che accennano a un rinnovato interesse da parte del colosso Lvmh – ma l’azienda insiste che non è in vendita. Una cosa è certa, però: dopo una performance come questa, qualsiasi pretendente avrà bisogno di tasche molto profonde per impressionare Richemont.
