Arriva il primo caso di abusivismo legato alla nuova figura del consulente autonomo, di cui è stata costituita la sezione all’interno di Ocf lo scorso dicembre. Lo segnala la Consob con Delibera n. 20807 che pone termine alla violazione degli articoli 18 e 18-bis del Tuf posta in essere anche tramite il sito internet www.opzionefinanza.com. Dalle verifiche sul sito internet www.opzionefinanza.com era emerso che: mediante il sito web in esame viene promosso un servizio di “consulenza indipendente in campo bancario, finanziario, assicurativo e previdenziale” che consisterebbe nella “pianificazione” e “nella gestione del risparmio” degli utenti interessati.
Nella sezione “Chi siamo” del sito opzionefinanziaria.it si leggeva che “Noi di Opzione Finanza ci rivolgiamo in modo particolare al piccolo risparmiatore che, più di ogni altro soggetto, ha bisogno di essere assistito nella pianificazione dei propri risparmi e nel raggiungimento dei propri obiettivi. Le nostre competenze nella gestione del risparmio, unite alla nostra indipendenza, ci consentono di individuare sul mercato gli strumenti più efficienti per soddisfare le aspettative di sicurezza e di guadagno del cliente”; in tale contesto, il signor Antonio Vaccaro, continua la deliberam “si propone come consulente finanziario indipendente per offrire al cliente un servizio di consulenza ‘puro’, ossia privo di conflitto di interesse. Nel sito www.opzionefinanza.com illustra tutti i difetti del sistema bancario e assicurativo e propone la consulenza indipendente come unica soluzione per salvaguardare gli interessi dei risparmiatori”.
Nella sezione “Mission” del sito in discorso viene poi specificato che “Dopo aver effettuato una ‘radiografia’ dettagliata della situazione patrimoniale del cliente, il nostro compito è quello di aiutarlo a selezionare il prodotto ideale per ogni specifica esigenza. Grazie ad un giusto equilibrio tra rischio e rendimento, al contenimento dei costi e al monitoraggio costante dell’investimento, portiamo il cliente ad ottimizzare le prestazioni del suo investimento e a raggiungere i suoi obiettivi in maniera più veloce, sicura ed economica”.
L’authority considerato che “che Antonio Vaccaro e Opzione Finanza di Antonio Vaccaro menzionati nel succitato sito internet non sono autorizzati alla prestazione di servizi di investimento nei confronti del pubblico italiano in quanto non risultano iscritti nell’albo delle SIM e delle imprese di investimento tenuto dalla Consob ai sensi dell’art. 20 del TUF né nell’albo di cui all’art. 31, comma 4, presso l’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei consulenti finanziari”, pone alla violazione degli artt. 18 e 18-bis del D.lgs.n. 58/98 posta in essere anche tramite il sito www.opzionefinanza.com consistente nell’offerta nei confronti del pubblico italiano di servizi di investimento. Contro il provvedimento della Consob i diretti interessati potranno fare ricorso al Tar del Lazio entro 60 giorni dalla data di comunicazione.