MARCO DO DIRETTORE MICHELIN ITALIA

Continua il trend in crescita di Federazione Gomma Plastica, una una delle più importanti realtà di Confindustria che negli ultimi mesi ha registrato l’ingresso di 38 nuove aziende e l’inserimento di quasi 2.000 nuovi dipendenti rappresentati. Nel primo trimestre del 2023, sono 16 le aziende che hanno aderito alla federazione e 1.012 i nuovi addetti. Attualmente, ci sono 475 imprese associate che impiegano oltre il 30% dei lavoratori occupati in queste industrie in Italia.

Confindustria, numeri record per la Federazione

La Federazione ha avuto un aumento del 10% nel numero di imprese associate e di 5.000 lavoratori impiegati dalle imprese dal 2019, grazie al supporto legale e alla consulenza personalizzata ai soci, ai servizi di settore e alla formazione e la nuova comunicazione tramite web e social media. Il recente rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore, ha introdotto importanti novità sulla salute e sulle relazioni industriali, che saranno rafforzate attraverso l’attività dell’Osservatorio nazionale sui due comparti industriali e la classificazione degli addetti. Questo rinnovo ha ricevuto un ampio consenso dalle assemblee dei lavoratori, con oltre il 96% dei voti favorevoli.

Hanno aderito 475 imprese. Oltre 46mila gli addetti

“Le sempre più numerose imprese che rappresentiamo – dichiara Marco Do, presidente di Federazione Gomma Plastica – ci consegnano la fotografia di un settore resiliente, che sa innovare e guardare al futuro. Negli ultimi due anni le nostre imprese hanno reagito con determinazione all’emergenza sanitaria e alla crisi energetica, attivando percorsi di cambiamento e sostenibilità. La Federazione è impegnata a sostenere e promuovere le buone pratiche aziendali e opera a fianco dei propri iscritti per la realizzazione del green deal italiano ed europeo, non lasciando indietro nessuno. Anche il rinnovo del contratto, avvenuto in tempi rapidi, è segno di responsabilità delle imprese, di solide relazioni sindacali e di attenzione alle esigenze dei lavoratori, oltre il 70% dei quali sono operai e oltre il 90% hanno un contratto a tempo indeterminato”.

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