È una svolta a lungo attesa. D’ora in poi i candidati a un posto di lavoro pubblico dovranno conoscere almeno una lingua straniera, da verificare nei concorsi: lo ha stabilito il decreto legge che introduce misure urgenti per l’attuazione del Pnrr. Finalmente! Quando la pubblica amministrazione, per esempio, vi dovrà comunicare che i tempi di pagamento delle imprese sono i più lunghi d’Europa, 104 giorni contro i 26 del Regno Unito, ve lo potrà dire in un inglese impeccabile. Vuoi mettere la soddisfazione di ricevere la notizia da un addetto della PA con accento di Oxford? E poi, diciamolo: sono stati i nostri leader politici a mostrare la retta via. L’inglese dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, per esempio, ha fatto storia. Dal suo mitico “shock, because” a un’esterrefatta giornalista della Bbc a proposito delle reazioni italiane alla Brexit, è nata addirittura una canzone funkeggiante di Roberto Angelini. Da Palazzo Chigi alla Farnesina: il ministro degli esteri Luigi Di Maio ha dimostrato di avere un inglese un po’ scolastico per la verità, con un accento un po’ strano, forse vagamente partenopeo, ma neanche malaccio tutto sommato – lasciamo ai lettori stabilire se sarebbe sufficiente per passare il concorso per un posto di lavoro pubblico… Interessante un collage riassuntivo fatto qualche tempo fa da La7, con le autorevoli reprimende di John Peter Sloan: protagonisti Pittella, Rutelli, l’altro ex presidente del Consiglio Berlusconi, Fassino, Mussolini, La Russa e lo stesso Renzi, con un frammento di un’altra perla british – e anche dell’altro Matteo, Salvini, si trovano in rete performance discutibili nella lingua di Albione.

D’altra parte le più o meno straordinarie performance nell’inglese parlato di ministri ed ex presidenti del Consiglio combaciano con il loro spesso eccellente percorso di studi. Di Maio: maturità. Salvini: maturità. Meloni: maturità. E l’elenco sarebbe ancora lungo. Per carità, massimo rispetto per chi non intraprende o non completa gli studi universitari: ma in gran parte dei concorsi pubblici, non è richiesta una laurea?…