Comuni, fuga degli assunti: continua l’emorragia negli organici degli enti locali, proprio quando la gestione dei progetti legati al Pnrr richiede invece personale. Secondo i dati dell’ultimo Conto annuale del Tesoro resi noti l’Ifel, la Fondazione che funge da ufficio studi per l’Anci, l’associazione dei Comuni, riportati dal Messaggero, i dipendenti degli enti locali (non dirigenti) guadagnano in media 30.214 euro lordi l’anno, contro i quasi 33 mila euro dei ministeri, i 38 mila delle Agenzie fiscali e i 34 mila dell’Inps. Con la ripresa dei concorsi è ipotizzabile che molti si siano spostati verso altre amministrazioni con remunerazioni più elevate o, nel caso dei profili più specializzati, verso il privato. In un solo anno, nel 2021, hanno detto addio al posto fisso in un ente locale ben 14.549 dipendenti. Nessuno di questi è andato in pensione. Si tratta di persone che hanno lasciato volontariamente il proprio lavoro.
Comuni, fuga degli assunti: personale diminuito del 28% in 15 anni
Dal 2007 al 2021 il personale nel comparto comunale è diminuito del 28 per cento. «Questa riduzione del personale – ha affermato il presidente Ifel e sindaco di Novara, Alessandro Canelli – nella maggior parte dei casi incide fortemente su uffici tecnici e di pianificazione territoriale. I Comuni sono impegnati nel Pnrr che, nonostante questa situazione del personale e dei dipendenti comunali, stanno facendo la loro parte molto bene perché più del 90 per cento delle risorse assegnate stanno marciando in maniera spedita e secondo i cronoprogrammi». Il 21 per cento del personale ha oltre 60 anni e, dunque, è prossimo alla pensione. Reclutare nuovo personale, insomma, è una strada obbligata per Comuni e Regioni. «Certamente noi abbiamo bisogno di essere attrattivi», ha spiegato intervenendo a Napoli al convegno dell’Ifel il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo. «Se noi dovessimo nel rinnovo dei contratti recuperare l’inflazione degli ultimi due anni», ha detto, «non basterebbero due leggi di bilancio, stiamo parlando di decine di miliardi. Dobbiamo stare con i piedi per terra».