L’importanza delle materie STEM è più che mai attuale e strategica per lo sviluppo dell’industria e dell’economia, ancora di più oggi in un mondo minacciato da crisi globali che chiedono risposte efficaci e puntuali proprio alle discipline tecnico-scientifiche. E qui il ruolo delle donne sarà sempre più determinante. “Le giovani donne che vogliono affacciarsi a questo mondo devono essere consapevoli del grande valore aggiunto che possono dare alla scienza, tecnologia, ingegneria o matematica con una visione nuova e con la loro grande passione” afferma Stephanie Steidler – consigliere ALDAI-Federmanager e coordinatrice dell’Osservatorio Dirigenti dell’Associazione – che per dare maggiore consapevolezza alle donne sulle loro opportunità in ambito tecnico-scientifico ha organizzato sul tema un webinar che si è svolto in occasione di STEMintheCity for Italy del Comune di Milano. All’evento, moderato da Francesca Boccia, consigliere ALDAI-Federmanager, hanno partecipato alcune manager e ricercatrici donne che hanno fatto la differenza nel settore.
Secondo i dati della Camera di Commercio Milano, MonzaBrianza e Lodi, riportati da Marzia Maiorano, presidente Imprenditoria Femminile dello stesso ente, la presenza femminile a livello imprenditoriale e manageriale è in crescita: le imprese femminili, cioè controllate da donne o con un amministratore delegato donna, a Milano sono 54.491, circa il 18% del totale, mentre in Lombardia se ne contano circa 157.974, il 19,4% del totale. Eppure, solo una donna su quattro siede nei Cda e solo 271 hanno raggiunto posizioni apicali.
Lara Manganaro, biologa e ricercatrice e project leader presso il Policlinico Ca’ Granda a Milano, osserva: ”Bisogna spingere le ragazze a intraprendere carriere scientifiche, ad esempio la biologia, perché la ricerca è un lavoro molto gratificante e dove opero io, ad esempio, siamo in tante donne. Posso dire che tra di noi c’è collaborazione, non è vero che ci ostacoliamo a vicenda”.
Il tema principale, emerso nel webinar, è la carenza di profili STEM in particolare nelle tecnologie quantitative. “Oggi fondamentale è la figura del bioinformatico,” continua Manganaro, “perché servono competenze per poter dialogare con gli operatori informatici, sempre più coinvolti nei progetti di ricerca, anche genica. Ad esempio per il coronavirus raccogliamo enormi quantità di dati, ma poi non sono utilizzabili senza bioinformatici o biostatistici”.
E al di fuori della ricerca? Il webinar ha messo in evidenza le criticità maggiori di figure professionali tecnico-scientifiche e manageriali nell’ambito delle PMI. “Vengo dal mondo General Electric,” ha raccontato ancora Marzia Maiorano, e ora sono in una PMI. Queste società crescono più lentamente, c’è diffidenza a dotarsi di una prima linea manageriale e quindi le donne rimangono spesso fuori. Come donne bisogna essere forti, lottare per il proprio posto, anche perché gli uomini fanno spesso fatica a essere coordinati da donne. Se tutto fosse giocato sulle competenze anche le PMI crescerebbero e potrebbero affrontare meglio lo scale up per diventare almeno una media impresa”. “STEM non è un titolo accademico o una comunità chiusa, ma è una struttura di pensiero, è una curiosità mentale. E oggi e nel futuro il ‘mindset’ STEM deve spingerci ad una trasformazione sociale, ambientale e aziendale che mai avremo potuto immaginare prima, ”conferma Francesca Paludetti – Dirigente di Gruppo Sapio. Si ritorna, quindi al tema delle competenze, sia trasversali (soft skills), sia specialistiche. “E’ fondamentale il contributo dei manager per un reale e profondo cambio di passo e di mentalità”, osserva Bruno Villani, presidente di ALDAI-Federmanager, la principale associazione territoriale dei manager d’industria in Italia. “Dobbiamo promuovere una cultura STEM, ma anche a metterla a servizio della competitività delle imprese e, alla luce della crisi sanitaria ed economico produttiva che stiamo vivendo, anche dell’intero sistema Paese, a partire da Milano e dalla Lombardia. Le azioni di oggi determinano il nostro domani. La pandemia che stiamo affrontando è un appello per tutti ad agire ed ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte in questa emergenza globale. Solo se rimarremo uniti e coesi potremo farcela.”