30.04.2019
Piove sul bagnato per gli obbligazionisti Astaldi che si sono iscritti al comitato promosso da Nicholas Johnson. Al danno del quasi certo azzeramento per le obbligazioni high yield e convertibili con scadenza 2020, si è aggiunta la beffa che ha il sapore dell’incredibile e che Investiremag.it è in grado di raccontarvi.
Il presidente del Comitato Bondholders Astaldi, Nicholas Johnson, è irreperibile dallo scorso 11 aprile e particolare spiacevole sono scomparsi i soldi dal conto corrente del Comitato. Visti i continuati e inutili tentativi di entrare in contatto con il presidente Johnson, il vice-presidente Stefania Pensabene e il segretario Vincenzo Afeltra hanno preso la decisione ieri 29 aprile di sporgere formale querela alle autorità competenti che hanno avviato le indagini per cercare di recuperare il maltolto.
In una email indirizzata ieri sera a tutti i bondholder Astaldi per informarli dell’accaduto e per preavvertirli della convocazione diun’assemblea straordinaria gli esponenti del Comitato non hanno fornito particolari sull’entità del danno né fornito copia della querela “perché atti secretati”.
Ma a quanto ammonterebbe l’ammanco? Si può fare un calcolo a spanne. La cifra potrebbe essere non lontana dai 300mila euro, al netto del primo acconto pagato a Legance, nella sua attività di advisor legale del Comitato bondholders che rappresenta oggi circa 60 milioni di euro di nominale.
Ricordiamo infatti che lo statuto approvato dall’assemblea del Comitato in data 15 dicembre 2018 prevede l’obbligo del versamento di due quote: la quota associativa di 30 euro e il contributo per il pagamento dello Studio Legale Legance di 525 euro a lotto, che copre tutti i costi fino alla omologa del concordato. E considerato che ogni lotto equivale a 100mila euro di nominale si arriva alla cifra prossima ai 300mila euro (al netto del primo acconto di Legance e senza contare le quote associative).