Coima real estate forum: dal Pnrr oltre 54 miliardi di euro con impatto diretto sulla rigenerazione urbana
Manfredi Catella, Founder e CEO di COIMA

Ammontano a oltre 54 miliardi di euro i capitali che – sulla base delle sei missioni che rappresentano le aree tematiche e strutturali di intervento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo; Rivoluzione verde e transizione ecologica; Infrastrutture per la mobilità; Istruzione, formazione, ricerca e cultura; Equità sociale, di genere e territoriale; Salute) – potranno coinvolgere e generare un impatto complessivo per le città italiane e il territorio nazionale. La cifra potrà superare gli 85 miliardi includendo gli investimenti nelle infrastrutture.

Il dato è emerso nel corso della decima edizione del Coima Real Estate Forum, evento annuale dedicato ad analizzare e approfondire le strategia e gli investimenti di sviluppo del territorioi, organizzato oggi a Roma da Coima, gruppo italiano leadernell’investimento, sviluppo e gestione di patrimoni immobiliari per conto di investitori istituzionali.

La rigenerazione urbana è citata espressamente dal PNRR alla missione 5. Adottando però un approccio trasversale rispetto alle missioni, identificando gli investimenti con un impatto diretto e indiretto sulla rigenerazione del territorio, si ottiene un quadro sensibilmente più rilevante, sia come risorse destinate, sia come impatto sociale e ambientale.

Inoltre, la definizione dei progetti di rigenerazione urbana dovrebbe essere declinata unitamente a quelli infrastrutturali, amplificando e accelerando il raggiungimento degli obiettivi del piano coerentemente con Next Generation EU. Per questo motivo i) una governance orizzontale tra missioni ii) la definizione di obiettivi ESG quantitativi iii) modelli di partenariato pubblicoprivato iv) la semplificazione dei processi e dell’iter di approvazione sono i principali elementi per attivare operazioni di rigenerazione urbana virtuose.

Gli oltre 85 miliardi di euro stimati da Coima potrebbero coinvolgere per 54,4 miliardi la filiera della trasformazione del territorio, mentre circa 31,5 miliardi riguarderebbero prevalentemente il settore delle infrastrutture.

Secondo una ricerca elaborata da Coima, questi capitali potrebbero generare l’avvio di un importante processo di rigenerazionedel territorio su base nazionale, che potrebbe coinvolgere una parte del patrimonio pubblico immobiliare, oggi di oltre 350milioni di mq – controllato da pubbliche amministrazioni (circa 220 milioni di mq da Comuni, 42 Mln di mq da amministrazioni centrali, 78 Mln di mq da autorità locali, 8 Mln di mq dalle regioni e 5 Mln di mq da casse e istituti di previdenza pubblici) – che necessita di interventi di riqualificazione.

In tale contesto, l’Italia può lavorare rapidamente per colmare un gap importante rispetto alla media europea: gli immobili con oltre 60 anni di vita sono in Italia il 40% contro una media UE del 32%; gli asset a potenziale rischio sismico oltre il 70% nel nostro Paese rispetto al 30% dell’UE, con una importante carenza di aree verdi disponibili per ogni cittadino, che in Italia pesa per circa il 15% contro una media UE che si attesta tra il 20% e il 30%.

Colmando questi gap – secondo ricerche elaborate da Coima – si arriverebbe a rigenerare non meno di 100 milioni di metriquadrati, con investimenti per 200 miliardi di euro in 10 anni.

Tali conseguenze sarebbero in grado di attivare benefici molteplici in molti e differenti ambiti: sull’ambiente, con la riduzione del15% di emissioni di CO2 in Italia, in termini di occupazione, con la creazione di posti di lavoro per 200-300 mila unità annue, e sull’economia, con la riduzione delle differenze territoriali, un incremento sui dati di turismo e di un importante indotto, trasversale a vari settori.  

Dichiara Manfredi Catella, Founder e CEO di Coima: “L’Italia ha nella sua storia la vocazione di sviluppare città straordinarie, e oggi, con un approccio sistemico da parte delle principali istituzioni pubbliche e private, è possibile comporre un piano industriale di riqualificazione del territorio che affermi un nuovo modello italiano culturale ed economico di sviluppo e consenta la crescita di aziende nazionali eccellenti che possano servire il Paese e competere a livello internazionale. Con il sostegno delle principali istituzioni italiane il fondo di investimento COIMA ESG City Impact Fund si sta avviando a superare i 500 milioni diraccolta destinati a investire in programmi di rigenerazione urbana con un impatto economico di oltre 2 miliardi di euro in partnership con istituzioni e operatori qualificati.”