Le aziende hanno bisogno di ripartire. Sì, ma come? Al diavolo i vecchi consigli di marketing “location, location location” o “fai girare il marchio”, oggi si riparte con il digitale. Su internet vivono 5 miliardi di persone, e sono tutte raggiungibili. Dobbiamo aggiungere altro? Sì: 9 italiani su 10 si informano online prima di comprare, 1 su 2 lo fa anche quando è in negozio. Allora vediamo 5 strategie che qualsiasi organizzazione o professionista può seguire per crescere con il digitale.
1 Non basta che respiri
“Chi è il vostro cliente ideale?” è una delle domande più importanti che facciamo ai clienti della nostra agenzia di marketing Hotlead. Sapresti rispondere con esattezza? Spoiler: “chiunque” è la risposta sbagliata. Quando siamo bombardati da 6.000 messaggi pubblicitari al giorno, se parliamo a tutti non ascolta nessuno. Meglio partire da una nicchia: un gruppo di persone accumunate da un desiderio o problema specifico. Se hai chiaro l’interlocutore, le sue paure e i suoi sogni, puoi creare un messaggio che emerge dal rumore di fondo e risuona con lui.
2 Contenuti originali
Con i social i brand hanno acquisito una voce con cui parlare direttamente al pubblico. Come? Con i contenuti. Per questo oggi ogni azienda è anche una media company: può (e deve) produrre contenuti originali da diffondere sui social. Ogni piattaforma ha il suo linguaggio e formato. Ma i contenuti sono come il maiale, non si butta via niente. Si può tenere una diretta su Twitch, pubblicarla dopo 48h su YouTube, estrarre delle pillole per Instagram e TikTok, raccontarla su Facebook o Linkedin e così via. La regola è semplice: produrre contenuti. Perché senza contenuti non esisti.
3 Micro influencer
L’investimento in influencer marketing previsto per il 2021 è di 15 miliardi di dollari. Nel 2019 era 8 miliardi. Da un’analisi di mondadori media, 1 italiano su 3 segue almeno un influencer, il 40% li segue quotidianamente, un altro 40% ogni due o tre giorni. Non solo: nell’ultimo anno una persona su due ha comprato mediamente due prodotti o servizi consigliati da influencer o brand editoriali sui social. Morale: ci fidiamo più di un influencer che di una pubblicità tradizionale. La moneta sociale oggi ha più valore che mai. Attenzione e fiducia sono i due ingredienti chiave. Ma sfatiamo un mito: non servono milioni di follower. In molti casi è meglio puntare su influencer più piccoli, di nicchia, che possano sposare la causa del brand.
4 La pubblicità che crea clienti
La pubblicità si fa ad imbuto, in inglese funnel: prima si pubblicizzano i contenuti social per ampliare il pubblico. Poi si fa lead generation: si dà un contenuto di valore in cambio dei dati di contatto, in genere l’email. La comunicazione continua via email con altri contenuti a frequenza regolare. E così si passa alla terza fase: la conversione. Queste ads hanno lo scopo di convertire il pubblico che conosce e segue il brand, in cliente. Nel caso di vendita online, la parola chiave è e-commerce. Se la vendita è offline, il contatto viene passato ad un commerciale. Con questo approccio tutto è misurabile e migliorabile.
5 La tua tribù
Parafrasando il guru del marketing Seth Godin: crea una tribù e guidala verso il cambiamento che desidera. Le tribù sono gruppi di persone che si formano attorno a un’idea, una passione o una missione. Ogni brand dovrebbe ambire a crearne una. La community crea contenuti che parlano del brand (User Generated Content), lo difendono e lo promuovono sui social. Come luogo di ritrovo, a seconda del pubblico, si possono utilizzare i gruppi Facebook, Telegram o Discord.
Queste 5 strategie sono solo un punto di partenza. Il digitale è un mondo immenso e in continua evoluzione. Per esplorarlo senza paura consiglio l’approccio “tutto è un test”: sperimentiamo nuove idee e vediamo cosa succede. Se funziona, bene! Continuiamo così. Se non funziona: bene lo stesso! Scartiamo e andiamo avanti. E per chi è ancora scettico, lascio la parola a Bill Gates: “Ci saranno solo due tipi di imprese nei prossimi anni: quelle che sono su internet e quelle che non esisteranno più”.