guerra Hamas Israele
CHRISTINE LAGARDE PRESIDENTE BCE

Per la prima volta da oltre un anno, il 26 ottobre la Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di non aumentare i tassi di interesse. La decisione è stata presa a causa della guerra tra Israele e Hamas, che sta causando incertezza sull’economia mondiale, come ha riportato Apnews. 

Nuova operatività ristori Emilia-Romagna: banner 1000x600

Nuova operatività ristori Emilia-Romagna

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.


 

Nelle ultime dieci riunioni della BCE, dal luglio 2022, sono stati fissati aumenti consecutivi. La BCE si unisce alla Federal Reserve statunitense, alla Banca d’Inghilterra e ad altre istituzioni che hanno mantenuto stabili i costi di finanziamento a fronte del calo dell’inflazione, che è rimasta al livello più alto degli ultimi anni.

 

L’inflazione e i rialzi dei tassi

 

Il Presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato di non escludere ulteriori aumenti dei tassi, a seconda dei progressi nella lotta all’inflazione, che a settembre è scesa al 4,3% grazie al calo dei costi del carburante e l’attenuazione dei picchi dei prezzi dei generi alimentari. Ha ribadito che i tassi elevati contribuiranno a riportare l’inflazione verso l’obiettivo della banca del 2% se “mantenuti per un periodo sufficientemente lungo”.

 

Con il calo dell’inflazione, ora si intensificano le preoccupazioni per l’indebolimento della crescita economica e persino per il rischio di recessione. L’aumento dei tassi di interesse è l’arma principale della banca centrale contro l’inflazione, ma può pesare sulla crescita economica aumentando il costo del credito per gli acquisti dei consumatori.

 

La guerra Hamas-Israele e il prezzo del petrolio 

 

Uno dei principali motivi di incertezza per l’economia europea è la minaccia ai prezzi del petrolio imposta dal conflitto in Medio Oriente.  “La BCE non è mai stata così preoccupata per le prospettive di crescita”, ha dichiarato Carsten Brzeski, responsabile globale della macroeconomia della banca ING. 

 

La banca sembra anche “relativamente rilassata riguardo a potenziali nuove ondate di inflazione derivanti dai prezzi del petrolio”. Di conseguenza, Brzeski si aspetta che la pausa dei tassi “venga vista come la fine del ciclo di rialzi”.

LEGGI ANCHE: La guerra Hamas-Israele divide i franchising Mc Donald