Con un utile in crescita del 57%, Cassa Centrale Banca ha approvato il bilancio 2018

Con un utile netto di 31 milioni di euro, in crescita del 57% rispetto al 2017, l’assemblea dei soci di Cassa Centrale Banca, capogruppo del gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano, ha approvato il bilancio consolidato al 31.12.2018. Un utile che sale a 97 milioni di euro se parliamo invece della holding.

La gestione attiva degli NPL che ha comportato un grado di copertura del credito deteriorato complessivo di circa il 72%

In termini di solidità patrimoniale il Cet1 ratio si attesta al 49,47%, un valore di primario standing nel panorama nazionale. In linea con il trend di crescita, anche il patrimonio netto consolidato esprime un risultato eccellente. Cassa Centrale Banca con le società controllate (Claris Leasing, CCRES, CSI, Centrale Casa, Assicura Group, NEAM, Phoenix, Cesve, IBT, SBA, Prestipay, CSD) sfiora quota 1,2 miliardi di Euro.

Tutti i principali indicatori illustrati dalla presidenza e dalla direzione ai soci presenti superano gli obiettivi del piano strategico. Il bilancio di Cassa Centrale Banca segna un attivo di 6,85 miliardi di euro e il patrimonio netto sfiora 1,1 miliardi di euro. Nel rafforzamento del ruolo di capogruppo, Cassa Centrale ha proseguito con la politica di attenta valutazione del portafoglio crediti e di gestione attiva degli NPL che hanno comportato un grado di copertura del credito deteriorato complessivo di circa il 72%, valore tra i più elevati nel sistema bancario nazionale.

Le commissioni nette registrano un incremento di 16,9 milioni di Euro rispetto al 2017, per un totale di 63,8 milioni di Euro.  Il valore economico generato a favore dei propri stakeholders e del territorio si attesta sui 130 milioni di Euro (in sensibile crescita rispetto agli 86,5 milioni del 2017), distribuito tra Fornitori, Collaboratori, Collettività, Stato, Provincia, Enti e Istituzioni. 

“Quelli che abbiamo presentato sono risultati di grande soddisfazione”, dichiara Giorgio Fracalossi (in foto a sinistra con l’ad della holding, Mario Sartori), presidente dell’istituto, “e rappresentano un ulteriore stimolo a proseguire con il percorso strategico intrapreso. Efficienza, capacità di fare impresa e condivisione con le nostre BCC-CR-Raika dei valori fondanti del credito cooperativo, sono i principi alla base del nostro progetto. In quest’ottica si è da poco concluso il primo ciclo delle assemblee territoriali che ci permetteranno periodicamente di dialogare con le banche del gruppo nei loro territori con l’obiettivo di garantire il coordinamento infragruppo, la condivisione strategico-operativa e il perseguimento delle finalità mutualistiche.”  

Nel corso dell’assemblea sono state presentate anche le prime stime relative ai dati del neo costituito Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano: 84 BCC-CR-Raika (80 dal 1 luglio 2019), 7 società IT e Servizi e 7 società prodotto, più di 1.500 sportelli dislocati in tutto il territorio nazionale, oltre 11.000 collaboratrici e collaboratori e più di 500.000 soci.

Al 31.12.2018 i “dati aggregati” con le banche affiliate presentano un patrimonio netto di 6,1 miliardi di Euro, un CET1 ratio pari al 17,9% che colloca il Gruppo tra i più solidi del Paese, un attivo di oltre 72 miliardi di Euro, impieghi per 44 miliardi di Euro e un utile netto aggregato (pro forma) pari a 308 milioni di Euro.

“Questi numeri confermano che siamo una realtà di successo e ci collocano tra i primi 10 gruppi bancari nazionali”; dice l’amministratore delegato Mario Sartori. Il risultato complessivo ci rende soddisfatti. Lo dobbiamo alle BCC-CR-Raika che hanno creduto nel nostro progetto e alle donne e agli uomini di tutto il gruppo che hanno lavorato ogni giorno con grande impegno.   Faremo il massimo per dimostrare al mercato che siamo un gruppo di banche a vocazione localistica e mutualistica ma al contempo un Gruppo bancario moderno, solido e competitivo.”