I prezzi dei voli hanno registrato nell’ultimo periodo un’impennata. Secondo i dati Istat a maggio gli aumenti hanno superato il 40% su base annua. A dimostrare il suo dissenso è il ministro Urso, che sostiene che in alcune rotte essenziali i prezzi devono essere calmierati. “Sono sempre pieni i voli perché c’è un flusso che non si era mai visto. Sono sempre pieni i voli perché c’è un flusso che non si era mai visto. Essendo tutti pieni le compagnie guadagnano. Il prezzo del carburante si è ridotto di oltre il 30% minore. Non è assolutamente giustificato che dopo oltre sette mesi i biglietti aerei abbiano un aumento medio di oltre il 40%. Abbiamo i voli pieni i prezzi aumentati a fronte della riduzione dei costi di oltre il 30% c’è bisogno di maggiore consapevolezza altrimenti saranno fatti degli interventi”, aggiunge.
Il ministro Urso commenta il caro voli
Sul caro voli è intervenuto anche il garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, che ha chiesto spiegazioni ad alcune compagnie che hanno alzato il prezzo medio del biglietto su alcune tratte nazionali. “Il governo è molto attento su questi aspetti – dichiara Urso – con interventi in sede europea e con segnali che spero la Bce apprezzi e così le altre istituzioni si muova per contenere l’inflazione”. Per far luce sulla questione, la commissione è stata convocata il prossimo 20 luglio. Nel corso della riunione verranno monitorati i prezzi e confrontati i dati forniti dalle imprese con quelli già disponibili.
Caro voli, interviene in garante dei prezzi
Nono sono passate inosservate alcune variazioni anomala dei prezzi in particolare su determinate tratte critiche. Secondo il garante dei prezzi, le compagnie aeree coinvolte, tra cui Ita Airways, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Neos e Wizz Air, dovranno fornire chiare giustificazioni entro 10 giorni. L’attenzione in particolare è sui rincari collegamenti dai Roma e Milano, con Venezia, Palermo, Catania e Cagliari, superiori alla media. L’aumento sarebbe infatti ritenuto eccessivo soprattutto a fronte di un calo del costo del carburante superiore al 20%.
Le compagnie aeree devono giustificare i rincari
Le motivazioni che stanno dietro alla scelta di aumentare i prezzi potrebbero essere molteplici. L’eccesso di domanda rispetto all’offerta nel contesto post pandemia è una delle ragioni alla base di questa scelta. Così come la difficoltà a trovare personale e ritardi nelle consegne dei nuovi veicoli, oltre che all’esborso per il carburante, che ha visto il prezzo impennarsi negli ultimi mesi.
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