É stata inaugurata la prima tappa del cammino Cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene creato da Giovanni Carraro,con partenza da Vidor in provincia di Treviso e arrivo a Vittorio Veneto.
Il taglio del nastro è stato affidato a Luca Zaia, che ha dichiarato: “Inauguriamo un percorso straordinario, che unisce un ambiente eccezionale, a livello naturale e paesaggistico, con la grande cultura enoica. I visitatori potranno davvero immergersi in un territorio dove l’accoglienza è impareggiabile e i prodotti enogastronomici sono diventati iconici in tutto il mondo, a partire dal Prosecco. Questa terra, dopo il riconoscimento UNESCO, sta vivendo un periodo d’oro, con flussi turistici in costante crescita. Ora, con questa nuova proposta, le nostre amate Colline saranno ancora più aperte al mondo degli appassionati di trekking, outdoor, bike, a chi desidera vivere esperienze sportive a contatto con la natura e all’insegna della sostenibilità. Il Cammino delle Colline potrà diventare uno dei must, in Europa, per attrattività”.
Poca preparazione atletica ma molte soddisfazioni col cammino del Prosecco
Pur non trattandosi di percorsi particolarmente complessi richiedono a livello escursionistico un minimo di preparazione atletica, perché si raggiungono i 2265 m di dislivello, attraverso 405 chilometri di sentieri suddivisi su 40 itinerari a piedi, nei 29 comuni delle aree Patrimonio dell’Umanità. Un mix di valori, da quelli religiosi, con chiese e abbazie sparse lungo il percorso, nel segno delle tradizioni popolari e rurali, storici, attraverso la linea dei castellieri e delle roccaforti romane e longobarde, paesaggistici, in una dorsale che alterna il 65% di boschi e il restante di viti e terrazzamenti, e infine atletici, in un sali e scendi di tratti di pianura e altimetrie con difficoltà tecniche medie.
“Dopo tre anni di intenso lavoro oggi siamo davvero orgogliosi di inaugurare uno dei progetti più ambiziosi del Sito UNESCO delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, che ieri ha festeggiato quattro anni da quando è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità a Baku nel 2019 – commenta Marina Montedoro, Presidente dell’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. – L’obiettivo che ci siamo sempre posti per valorizzare e salvaguardare questo patrimonio è sviluppare un turismo lento e sostenibile che possa immergersi davvero nel territorio che attraversa, scoprendone natura, storia, cultura, arte, tradizioni ed enogastronomia. Il Cammino è una perfetta sintesi di questi obiettivi e sappiamo che, visto anche il trend che i Cammini in Italia stanno avendo, saprà attrarre un pubblico di qualità, attento e rispettoso della natura, italiano ed estero”.
Un obiettivo, quello dell’apertura del Cammino, raggiunto grazie al lavoro e alla collaborazione di diversi attori protagonisti, in primis il Governatore Luca Zaia, ma anche Giovanni Carraro, grande esperto del settore e autore del tracciato, assieme alle amministrazioni comunali, ai volontari, agli Alpini e al gruppi CAI. Sono stati coinvolti anche diversi cittadini. “Finalmente – commenta Giovanni Carraro – siamo alla conclusione di un grande lavoro che ha visto la realizzazione di 405 km di sentieri da offrire al pubblico di camminatori dell’area prealpina, unitamente a decine di curiosità culturali che vengono riassunte da due nuove mappe, dal nuovo libro e dalla nuova sezione del sito web da cui scaricare le tracce GPS e molte altre informazioni. Il fiore all’occhiello del progetto è decisamente il Cammino delle Colline del Prosecco, che permette di vedere da vicino la straordinarietà di questo territorio Patrimonio dell’Umanità, unico al mondo. Confido che i camminatori provenienti da tutto il mondo potranno vivere le stesse emozioni che ho provato io in questi anni di test e ricerche”.
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Un modo per valorizzare la Regione Veneto a 360°, unendo i settori del turismo, dell’enogastronomia e dello sport, nonché le persone al territorio, per un’offerta innovativa indirizzata a turisti e cittadini. Un patrimonio culturale a portata di mano, il Cammino definito anche della Pace, riporta con la memoria alla Grande Guerra, grazie a numerose trincee, gallerie e postazioni militari visibili sulle colline che si legano simbolicamente al movimento fatto dalle truppe italiane quando riuscirono a oltrepassare il Piave per combattere la battaglia finale di Vittorio Veneto, la tappa conclusiva dell’itinerario.