Jeff Bezos, patron di Amazon
Dal 1 novembre i dipendenti americani di Amazon, 250.000 quelli attuali e 100.000 quelli a termine che saranno assunti per la stagione delle feste, riceveranno 15 dollari l'ora. Lo ha deciso il Ceo Jeff Bezos, che si è anche impegnato in prima persona a farsi promotore al Congresso degli Stati Uniti dell'aumento del salario minimo federale, attualmente pari a meno della metà, 7,25 dollari l'ora. I lavoratori inglesi incasseranno invece 9,50 sterline l'ora, con un picco di 10,50 sterline a Londra. ''Abbiamo ascoltato le critiche, abbiamo riflettuto su cosa volevamo fare e abbiamo deciso'' afferma Bezos. L'iniziativa incassa un plauso bipartisan: il senatore democratico ex candidato alla Casa Bianca, Bernie Sanders, loda la scelta e tende la mano ad Amazon, dicendosi disposto a lavorare insieme per fare pressione in Congresso e su altre aziende americane. Proprio Sanders da mesi è una delle voci più critiche di Bezos, contro il quale ha avviato una dura battaglia anche con il progetto di legge BEZOS Act (Stop bad Employers by Zeroing Out Subsidies), un provvedimento per tassare le grandi aziende che hanno dipendenti costretti a chiedere aiuti pubblici per arrivare alla fine del mese a causa di salari troppo bassi. Soddisfatta anche l'amministrazione di Donald Trump, che ad Amazon e Bezos non ha mai risparmiato duri attacchi: salari più elevati sono ''fantastici, sono assolutamente a favore'' dice il consigliere economico della Casa Bianca, Larry Kudlow, convinto che la revisione al rialzo non creerà pressioni
Economy Group srl - Piazza Borromeo 1 - 20123 Milano
Powered by Miles 33
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su Economy