Bppb, ecco la

«Abbiamo una storia lunga 138 anni.Oggi rappresentiamo la principale realtà autonoma popolare del Sud Italia». Leonardo Patroni Griffi, Presidente della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, racconta a Investire quali sono le peculiarità dell’istituto di credito che ha recentemente rilevato 26 sportelli da Ubi a seguito dell’acquisizione di quest’ultima da parte di Intesa Sanpaolo.

Presidente, quali sono stati i passaggi che vi hanno portato a rilevare gli sportelli di Ubi (anche con il passaggio intermedio a Intesa)?

Ci siamo arrivati gradualmente, per step successivi. Nel nostro Piano Strategico non era prevista un’operazione così importante. Però quando Intesa Sanpaolo ha acquisito la Banca UBI, le regole di limitazione della concorrenza gestite dall’Autorità Garante per la Concorrenza e per il Mercato, hanno imposto al Gruppo Intesa di cedere una parte degli sportelli. Una quota considerevole è stata ceduta a BPER Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Restava questo ramo d’azienda di 26 sportelli, per il quale abbiamo avviato una procedura di gara che è stata portata a termine con determinazione, proprio perché siamo una banca che crede nelle potenzialità del territorio. Abbiamo colto una grande opportunità, ma è stato necessario negoziare delle condizioni finanziarie favorevoli che, una volta raggiunte, ci hanno confortato sulla possibilità di procedere.

È stato un processo complicato? C’è stata qualche difficoltà per l’utenza?

È stata un’operazione molto delicata su cui abbiamo investito, in diversi mesi, tempo e impegno, con la finalità di rasserenare sia i nuovi colleghi che i nuovi clienti per rendere loro meno disagevole questo passaggio. Un lavoro complessivo che ha previsto diverse attività durante tutta la fase di migrazione. Sono stati trasferiti dai sistemi informativi di Intesa Sanpaolo, a quelli di CedAcri, quindi della BPPB, oltre 200mila rapporti e tutti i dati e le informazioni relativi ai nuovi 70mila clienti e sono state effettuate, conseguentemente, tutte le attività di simulazione e di test per verificare il passaggio al nuovo sistema informatico. Un team dedicato ha lavorato attivamente affinché fosse tutto pronto per i nuovi clienti e anche per i nuovi dipendenti. E’ stata, inoltre, predisposta la migliore assistenza necessaria con la creazione di una pagina dedicata sul sito bppb.it, con due sezioni, una per i canali digitali di Internet e corporate banking e l’altra per l’operatività di filiale. Attivato inoltre il chatbot “Serena”, l’assistente virtuale intelligente progettato per rispondere alle domande più frequenti. Tanto, inoltre, è stato e sarà investito nell’attività di formazione per il “nuovo personale BPPB”: comunicazioni periodiche per l’aggiornamento e la condivisione delle novità e del programma di Onboarding; sessioni virtuali di presentazione del contesto aziendale. Training on the job da remoto con avviatori per tutto il personale della filiale, programmi mirati per le diverse figure professionali, oltre ad aule a distanza per alcuni settori peculiari.

C’è preoccupazione per il possibile incremento degli NpL o il vostro profilo di rischio vi tiene sostanzialmente “tranquilli”?

Alla fine dello scorso anno abbiamo perfezionato con successo la terza cartolarizzazione di sofferenze per un valore di 54,8 milioni di euro (valore nominale 77 milioni circa) all’interno della più ampia operazione, del valore lordo esigibile di circa 920 milioni. Stiamo attraversando un periodo particolarmente complesso, causato dal perdurare della crisi sanitaria ed economica, ma continuiamo ad avere l’obiettivo di ridurre, ulteriormente, lo stock di crediti deteriorati, senza intaccare la nostra solidità patrimoniale e la possibilità di sostenere lo sviluppo del territorio su cui siamo maggiormente insediati.

Come si compone la vostra rete retail? Avete intenzione di ampliarla ulteriormente?

La BPPB, con Direzione Generale e Sede Legale ad Altamura conta oggi 124 filiali, distribuite in 11 regioni italiane, con un’elevata concentrazione in Puglia, con 61 sportelli che rappresentano oltre il 49% della rete commerciale, a seguire, e di recente acquisizione in Abruzzo con 22 sportelli (circa il 18%) e in Basilicata con 11 sportelli (circa il 9%). Per quanto riguarda il futuro, siamo una Banca aperta a valutare eventuali ulteriori opportunità.

Che tipo di banca siete e che collocazione pensate di necessitare all’interno del panorama italiano?

La Banca Popolare di Puglia e Basilicata è un istituto di credito a vocazione locale, con un forte legame con la comunità e il territorio e un punto di riferimento per la crescita di persone e imprese. BPPB è lo sviluppo dell’esperienza, di oltre 138 anni, dei precedenti istituti di credito, prevalentemente nei comuni di Altamura, Gravina in Puglia e Taranto. Forte delle sue radici, BPPB continua a guardare avanti, verso il futuro. Per valorizzare la relazione con il cliente, investe sull’innovazione tecnologica e opera in un’ottica multicanale, così da rendere i servizi bancari sempre più accessibili, semplici, efficienti e flessibili. In tre parole la BPPB è Solida, abbiamo i numeri, la storia e i valori per essere un punto di riferimento affidabile e sicuro; Vicina, siamo sempre dalla parte dei nostri stakeholder, con le nostre soluzioni, la nostra esperienza e la nostra assistenza; Concreta, aiutiamo a realizzare i progetti e le scelte quotidiane con velocità, praticità ed efficacia. BPPB oggi rappresenta la principale realtà autonoma popolare del SUD.