Le decisioni di politica monetaria, l’ipotesi di alzare la tassazione dal 20 al 40%, il fallimento di Silvergate e un grosso movimento di 9mila Bitcoin su Coinbase da un portafogli statale (gli esperti suppongo arrivino dalle monete virtuali di Silkroad) sarebbero alla base della discesa del bitcoin sotto i 20mila dollari, un limite psicologico sotto il quale la moneta virtuale più famosa non scendeva da gennaio. La giornata di venerdì è stati un certo senso la tempesta perfetta per il mondo delle monete virtuali, anche perché nel frattempo si è diffusa la notizia che Ethereum e Kucoin sono finite sotto inchiesta a New York. Abbastanza da far preoccupare gli investitori in un giorno nero anche per le borse
“Possiamo dire – spiega Kevin Regis, chief operating officier di akt.io, la piattaforma che da qualche mese ha debuttato in Italia – che in questi giorni l’economia reale ha influenzato quella virtuale. Non bisogna preoccuparsi più di tanto, anche perché chi opera con le monete virtuali è abituato a questi sbalzi di mercato”.
Come devono comportarsi gli investitori
Negli ultimi mesi però l’attenzione per la finanza virtuale è cresciuta e sono sempre di più anche gli italiani che si stanno rapportando a questo nuovo mondo. Secondo le ultime stime in Italia sono 7 milioni gli investitori in e coin, ma un numero simile di persone è interessato ad avvicinarsi a questo mondo. “Il principale consiglio che posso – dare – dice Regis – in questo momento è quello di aspettare. Se da un lato l’ipotesi di un innalzamento delle tasse negli Usa preoccupa gli investitori, anche l’innalzamento dei tassi preannunciato dalla Fed tiene il mercato in apprensione. In questo momento la cosa più saggia è non muoversi e aspettare”. A fare la differenza nei prossimi giorni per gli investitori saranno quindi gli sviluppi sia economici che giudiziari che riguardano il mondo della moneta virtuale.