Durante la pandemia di COVID-19, con la chiusura obbligatoria dei negozi, Benetton Group ha avuto i suoi bei problemi. In quel periodo, però – racconta una nota del gruppo diffusa qualche giorno fa – è riuscita a digitalizzare con successo la propria shopping experience e, con l’aiuto di Google Cloud, a costruire un data lake di marketing per comprendere meglio i propri clienti e le loro preferenze. Bene.
E ci ha preso gusto. Ha deciso di dover utilizzare le informazioni acquisite per testare nuovi terreni. In particolare, l’obiettivo era di migliorare gli strumenti di raccomandazione per i clienti online. E si è rivolta quindi a Google Cloud, ancora una volta”, chiosa la nota stampa (e grazie, i gruppi a fare questi lavori a livello internazionale sono ben pochi…).
“Avevamo la necessità di servirci di un sistema che utilizzasse l’intelligenza artificiale per comprendere meglio le esigenze dei nostri clienti e garantire loro raccomandazioni personalizzate”, spiega Antonio Patrissi, Chief Digital Officer di Benetton Group. “Google Cloud era l’unica piattaforma disponibile sul mercato in grado di fornirci ciò di cui avevamo bisogno”.
Ora uno si domanda quanto possano essere complesse le esigenze dei clienti Benetton per richiedere la messa in campo – addirittura – dell’intelligenza artificiale!
Il gruppo a modo suo lo spiega: utilizza strumenti di analytics e di intelligenza artificiale all’avanguardia per acquisire informazioni dettagliate sui modelli di acquisto, sulle performance dei negozi in un ambiente multicanale e su come localizzare le raccomandazioni per una base clienti globale.
Il Gruppo ha recuperato da 90 a 120 giorni di dati per ogni Paese da Google Analytics e BigQuery e li ha importati in Recommendations AI. “Recommendations AI è il cuore del sistema di raccomandazioni in tempo reale, fornite agli utenti tramite canali digitali”, spiega Patrissi.
Dopo aver eseguito con successo la proof of concept di un modello istruito in Recommendations AI, il Gruppo ha lanciato la sua nuova soluzione nel giro di tre mesi. Benetton Group ha effettuato il training dei suoi modelli per fornire raccomandazioni in diverse sezioni del web inserite in contesti specifici, come “Acquistati insieme di frequente” nelle pagine di dettaglio prodotti o “Consigliato per te” e “Altri prodotti che potrebbero piacerti” nella pagina di checkout.
“Con Google Cloud, abbiamo realizzato un sistema di raccomandazioni che ci aiuta a personalizzare la shopping experience dei nostri clienti”,spiega Patrissi. “Si adatta dinamicamente in tempo reale, aumentando l’engagement e le vendite”. E tant’è. Qui non c’è neanche da stracciarsi i vestiti per la privacy violata, perché sono dati concessi alla prima casellina “flaggata” da tutti noi, e poi chi se ne frega che sappiano cosa uno compra e cosa no, tanto ‘sta roba ormai tutti e non serve più a niente, perché non fa più la differenza. Comunque è divertente come ormai l’intelligenza artificiale sia una specie di prezzemolo in tutte le mineste. E’ elegante e non impegna…