Baronissi, al via le manifestazioni d'interesse per investire nella Città della Medicina

Il polo biomedicale e tecnologico Città della Medicina di Baronissi (Salerno) comincia a prendere forma. L’amministrazione comunale del centro della Valle dell’Irno, al cui vertice c’è il sindaco Gianfranco Valiante, con l’assessore Alfonso Farina nel ruolo di uomo-chiave per il progetto “Città della Medicina” apre in questi giorni l’avviso pubblico per l’assegnazione di lotti a start up, aziende biomedicali, imprese connesse ad attività sanitarie e di supporto all’università. L’area su cui sorgerà la nuova struttura, un progetto pilota a livello nazionale, ha un’estensione di 222.490 metri quadri. L’assessore e la sua squadra stanno lavorando intensamente da oltre 16 mesi per il decollo di un progetto di rilancio dalla valenza strategica per l’interno Mezzogiorno, nell’ambito di un settore sanitario purtroppo messo in ginocchio dalla pandemia.

Baronissi si candida, dunque, come snodo nevralgico dell’eccellenza nella ricerca sanitaria.

Degli oltre 222 mila metri quadrati ben 180mila sono riservati a insediamenti di soggetti pubblici e privati che operano in campo produttivo o nella ricerca. Il Comune, invece, grazie ad una dotazione di fondi regionali, si sta occupando delle opere di realizzazione delle reti tecnologiche interne al polo, urbanizzazione, allestimento di nuove arterie di collegamento, implementazione di percorsi pedonali e ciclabili, parcheggi. Il polo biomedicale e tecnologico sarà collegato direttamente al campus universitario di Baronissi, che fa parte dell’ateneo di Salerno e ospita la Facoltà di Medicina e Chirurgia. Una volta acquisite le manifestazioni d’interesse si provvederà alla redazione del Piano Urbanistico Attuativo (Pua).

Un documento che individuerà cinque macro aree di insediamento: attività didattiche e laboratori Università di Salerno; attività sanitarie pubbliche e private; attività di ricerca e servizi all’università di tipo pubblico e privato; residenze a rotazione d’uso per studenti e docenti; polo scolastico superiore. Inoltre il Pua dovrà prevedere interventi di miglioramento dei collegamenti ferroviari verso Città della Medicina. Nello specifico la realizzazione di una stazione nell’area di Sava-Baronissi, ad esclusivo servizio del campus e del nuovo polo biomedicale e tecnologico. “Il cantiere di Città della Medicina è stato riaperto dopo 20 anni – ricorda il sindaco Valiante – e finalmente siamo vicini alla realizzazione del progetto, che ci consentirà non solo di allestire un polo unico in Italia ma di riqualificare e rilanciare un’area che per anni è stata abbandonata al suo destino”.

Il progetto prevede, inoltre, l’insediamento di attività produttive ad alto contenuto di ricerca e sviluppo, centri di ricerca, centri di formazione professionale, attività produttrici di beni e servizi ad alto contenuto di ricerca, centri e istituti per l’istruzione superiore, centri di informatica e telematica, attività commerciali e di servizio orientate a target giovanili, alberghi e residence alberghieri per studenti e docenti, uffici di assistenza alle imprese e alle persone, ristoranti, banche, sportelli bancari e uffici postali, attrezzature sanitarie, cliniche, poliambulatori e impianti sportivi.  

 

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