Il Banco Fiorentino ha chiuso l’esercizio 2018 con un utile netto di 2,514 milioni di euro, in leggera flessione rispetto all’esercizio precedente per effetto di componenti straordinarie connesse all’adozione dei principi contabili Ifrs 9 e per accantonamenti significativi operati al fondo di solidarietà per il sostegno al reddito a seguito dell’esodo volontario di alcuni dipendenti.
La raccolta totale da clientela risulta pari a 1.431 milioni di euro, di cui 1.096 milioni di euro di raccolta diretta; gli impieghi a famiglie e imprese si attestano a 888,87 milioni di euro netti. Il risultato d’esercizio è ancora più interessante se messo in relazione agli indici di qualità del credito tra cui emerge la copertura dei crediti deteriorati, passati dal 51,91% del 2016 al 58,01% del 2017, fino al 62% del 2018 con un incremento del 4% sull’anno precedente.
Il Gross Npl Ratio scende al 18.50%, con una diminuzione del 2% rispetto al 2017. Il Texas Ratio si attesta al 47.80% con una diminuzione del 8,3% rispetto all’anno precedente. Il Cost Income rimane sostanzialmente invariato, al 57.94%. La banca presenta un rapporto tra fondi propri e totale delle attività di rischio ponderate(Cet 1 Ratio) pari a 17.51% che avuto riguardo ai minori assorbimenti dovuti all’ingresso nel Gruppo Bancario Iccrea, si ridetermina nel 19.82%.