Banca Valsabbina ha concluso una nuova operazione di cartolarizzazione di 860 milioni di euro di crediti derivanti da mutui ipotecari e chirografari erogati alle Piccole e Medie Imprese.
La cartolarizzazione permette all’istituto di rafforzare la propria dotazione di strumenti finanziari disponibili per operazioni di rifinanziamento presso la Banca Centrale Europea
Fisg, società specializzata nella strutturazione di operazioni di cartolarizzazione del Gruppo Banca Finint, ha strutturato la transazione in qualità di arranger. Hogan Lovells Studio Legale ha agito in qualità di transaction legal counsel. Per i ruoli gestionali, Banca Valsabbina si è avvalsa della collaborazione di Securitisation Services del gruppo Banca Finint.
La cartolarizzazione permette all’istituto di rafforzare la propria dotazione di strumenti finanziari disponibili per operazioni di rifinanziamento presso la Banca Centrale Europea, con il fine ultimo di rafforzare ulteriormente gli impieghi nei confronti delle PMI, interlocutori privilegiati per l’istituto.
L’operazione è stata strutturata in linea con gli standard di mercato in modo da soddisfare i requisiti previsti dalla nuova regolamentazione europea sulle cartolarizzazioni “semplici, trasparenti e standardizzate”, prima operazione STS notificata in Europa avente come sottostante crediti verso le Piccole e Medie Imprese e prima operazione STS a essere quotata presso il segmento ExtraMOT PRO di Borsa Italiana. Le agenzie di rating coinvolte, Moody’s e DBRS, hanno assegnato alla classe senior i rating “A1 (sf)” e “A (low) (sf)”.
Il primo step prevede una cessione di un portafoglio di crediti derivanti da quasi 2.200 mutui ipotecari e chirografari, per un importo pari a circa 424 milioni di euro alla società veicolo per la cartolarizzazione Valsabbina SME SPV srl. La società veicolo ha emesso due tranche di titoli ABS (Asset Backed Securities) con struttura c.d. partly paid: una tranche senior per un importo nominale di 542,2 milioni di euro, e una tranche junior per 318,3 milioni di euro, quest’ultima non dotata di rating.
Nel mese di settembre Banca Valsabbina cederà poi un secondo portafoglio iniziale di circa 400 milioni di euro, con il quale verrà conclusa la fase di conferimento iniziale. Nel corso di un periodo (c.d. revolving) della durata di due anni, la società veicolo potrà acquistare da Banca Valsabbina ulteriori crediti derivanti da mutui ipotecari e chirografari erogati a Pmi, utilizzando gli incassi relativi ai mutui precedentemente ceduti.