Nella sede di Banca Generali in Piazza Tre Torri a Milano l’amministratore delegato Gian Maria Mossa ha presentato la nuova strategia sul fronte degli investimenti sostenibili. Un settore finaziario complesso, quello della sostenibilità, che corre lungo binari ben definiti dall’Onu nel 2015 con la risoluzione numero 70/1.
Metriche di valutazione della sostenibilità interna ai emittenti (valorizzazione delle diversità interne al personale, consumi energetici etc…) e degli obiettivi che gli investimenti si prefiggono. Per questo motivo sono banditi settori come quello delle armi controverse e per questo escluse da convenzioni e trattati. La sostenibilità si estende anche alla definizione dei contenuti del portfolio che dovrà tenere presente dai reali obiettivi di vita che il cliente ha, dandogli la possibilità di comprendere facilmente il valore e l’ambito dell’investimento a lui più adatto. Questo richiede un linguaggio diretto, chiaro, poco finanziario. L’obiettivo resta esporre gli investitori a rischi il più gestibili possibile. Gli stessi rischi vengono definiti anche in base a criteri di sostenibilità finanziaria e sociale allo stesso tempo.
Al momento Generali ha all’attivo un elenco di 160 organismi di investimento collettivo ai quali la management company ha affidato la delega di gestione di comparti specifici nella Sicav Lux Im (la società di investimento attiva nella rete dei fondi che orbitano intorno ai Pir), presentata nella primavera del 2018. Accanto a loro, 25 asset manager con caratteristiche perfettamente coincidenti con quanto richiesto dalla normativa dedicata agli investimenti sostenibili. Ma come richiede il Forum internazionale nato dalla direttiva del 2015, tutta la gamma di Generali è all’interno dei paletti definiti dalla finanza sostenibile. Al momento, l’istituto di credito copre 15 dei 17 obiettivi Sdg, i Sustainable development goals definiti dall’Onu.
Il processo di costruzione del portfolio e il confronto con il cliente per la scelta dell’investimento sono due attività che Generali ha raccolto all’interno della sua piattaforma online, oggi implementata. Si chiama Personal Porfolio e fornisce al consulente modelli di portafogli predefiniti (Bg personal portfolio) che potranno essere personalizzati in base al singolo risparmiatore e alle sue caratteristiche.
La piattaforma è il risultato di una collaborazione dell’istituto guidato da Mossa con MainStreet Partners, società londinese specializzata nell’advisory su investimenti sostenibili. L’introduzione della nuova tecnologia sviluppata ad hoc con MainStreet ha avuto effetti diretti nel processo di lavoro del team di advisory, fornendo informazioni statistiche prodotte da un sistema automatizzato.
Ricerca degli investimenti sostenibili, valutazione della loro effettiva sostenibilità, creazione di portafogli personalizzati e ottimizzazione dell’investimento in base alle reali disponiblità dei clienti. Sono questi i passaggi principali della nuova valutazione quantitavita di Banca Generali.
“Sono molto orgoglioso di questa iniziativa che consente ai nostri clienti e ai nostri banker di integrare le valutazioni e I‘impatto dei fattori Esg nelle decisioni d’investimento”, commenta l’amministratore delegato Gian Maria Mossa. “Il motore di analisi di strumenti finanziari integrato nella nostra piattaforma digitale garantisce la piena personalizzazione delle scelte, in linea alle proprie sensibilità rispetto ai 17 obiettivi della carta SDGs delle Nazioni Unite. La coscienza della responsabilità sociale, ambientale e di governance, sta aumentando tra le famiglie e siamo convinti che entro il prossimo triennio queste soluzioni potranno riguardare oltre il 10% del risparmio gestito finanziario”. Il gruppo Generali scorsa assemblea ha varato la settimana scorsa un apposito comitato endo-consiliare denominano Comitato Nomine, Governance e Sostenibilità.