balneari
Le attività balneari crescono del 25% in 10 anni

A giudicare dalle dichiarazioni dei componenti della maggioranza, il governo non sembra intenzionato ad andare al muro contro muro con l’Europa sulla questione dei balneari.  Da Bruxelles è arrivato nella giornata di oggi il “parere motivato” sulla assegnazione a gara delle spiagge. Si va verso l’apertura della procedura di infrazione, qualora l’Italia non recepisse la direttiva o non trovasse il modo di disinnescarla. La contromossa del governo potrebbe essere quella di convincere l’Europa che non c’è scarsità di spiagge, citando i dati forniti da Assobalneari che dicono che le spiagge occupate sono il 33%, quindi non c’è scarsità di risorse».

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Nuova operatività ristori Emilia-Romagna

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.


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Dopo il parere motivato, il governo è conciliante sulla questione balneari

Le prime reazioni da parte di esponenti della maggioranza si sono rivelate concilianti. «La lettera della Commissione europea non pregiudica una soluzione positiva alla questione delle concessioni balneari. ha dichiarato il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega – Invito quindi il governo a portare avanti con convinzione e autorevolezza il dialogo con Bruxelles, forte di una mappatura delle coste che ha fatto emergere con chiarezza come solo un terzo di queste siano attualmente assegnate. L’Europa non può ignorare questo dato, che dimostra come le concessioni demaniali marittime italiane non debbano essere sottoposte alla direttiva ‘Bolkestein’”. Crediamo che continuare ad accanirsi contro circa 30mila imprenditori balneari sia solo una intollerabile questione di principio, che non concede nulla né al libero mercato né ai cittadini e ai turisti che popolano le nostre spiagge. Ancora meno tollerabile è che a farlo sia una Commissione ormai in scadenza e sostenuta da una maggioranza politica sempre più precaria. Mi auguro che tecnici e politici di Bruxelles abbiano un sussulto di ragionevolezza e si rendano disponibili a un accordo che tuteli la concorrenza e chi in questi anni ha investito e dato lavoro nei propri stabilimenti. Noi continueremo a muoverci su quella strada» conclude Centinaio.