Decreto migranti
GIORGIA MELONI PREMIER

Sulle auto elettriche e l’adeguamento energetico degli edifici, il governo italiano non ci sente. L’ha detto a chiare lettere Giorgia Meloni riferendo al Senato questa mattina in vista del consiglio europeo del 23 e 24 marzo. L’Italia opporrà ancora il suo no, che già in altre occasioni è stato espresso.

“Siamo intenzionati – dice Giorgia Meloni – a rinforzare l’Europa in vista della transizione digitale ed ecologica. In in questa fase, però, non ci sono posizioni semplici. Il processo verso l’economia verde deve essere sostenibile dal punto di vista occupazionale e per questo ci opponiamo alla revisione del regolamento sulle auto e a quella degli edifici. Con queste nuove regole vengono penalizzati i nostri cittadini proprio quando ci stiamo liberando della dipendenza della Russia”. Non sembra esserci quindi margine di manovra sui temi delle auto elettriche e sull’efficientamento energetico. 

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Puntare all’indipendenza dell’Europa delle materie prime

Il presidente del consiglio si è detto, invece, favorevole a una politica di indipendenza per le materie prime che sulla stessa linea del Commissario Europeo Thierry Breton. “La commissione ha proposto un piano per liberarci dalla Cina. – ha spiegato Meloni – Il commissario Breton ha dichiarato in europa abbiamo il 30/40 % dei minerali da estrarre e non dobbiamo più lasciarli estrarre agli altri. Non voglio soffermarmi sul ritardo dell’Unione Europea dopo decenni e sul rischio di consegnarci a nuove dipendenze, ma auspico che si arrivi a nuove soluzioni. Voglio dire che il governo italiano è pronto a fare la sua parte è assolutamente convinto e anche in questo caso un piano richiede un quadro politico coerente”. Non è mancato un passaggio sul patto di stabilità che secondo Giorgia Meloni deve passare prima che dai tagli e dal risparmio dalla crescita. “Abbiamo il compito – ha aggiunto – di provvedere alla rilocalizzazione delle produzioni in paesi vicini e amici ci vuole un approccio di ampio respiro e i. pieno sostegno europeo. Questa priorità è ancora più valida alla luce del nuovo quadro temporaneo degli aiuti di stato”