Da marzo 2022 i cittadini italiani con figli minorenni a carico, con prole sotto i 21 anni (studenti, disoccupati) o disabili senza limiti di età, possono ottenere l’assegno unico, ovvero la misura pensata dal governo Conte II e messa in atto dall’esecutivo di Mario Draghi in sostegno alle famiglie. Si tratta di un provvedimento che, stando ai dati dell’Inps riportati dal Corriere della Sera, è costata allo Stato solo per gli autonomi tra marzo e giungo 2022 circa 2,3 miliardi di euro, con un contributo medio per figlio a carico di circa 1.500 euro. Vediamo dunque quanto vale l’assegno unico e come ottenerlo.
Assegno unico, come ottenerlo
A livello generale, tra marzo e giugno 2022, l’assegno unico ha richiesto una spesa di 4,7 miliardi di euro, ovvero circa un miliardo al mese. Il valore singolo più alto del contributo è stato erogato in Calabria, 154 euro, mentre quelli più bassi si sono registrati nel Nord d’Italia (dove vi è una maggiore concentrazione di lavoratori autonomi). A livello generale, le Regioni che maggiormente hanno usufruito della misura sono la Campania con 201mila euro e il Lazio con 208 mila euro.
Si ricorda che il bonus non prevede nessuna limitazione in base all’Isee, andando così ad includere anche i genitori che prima erano poco o per nulla tutelati (disoccupati di lungo periodo e lavoratori atipici). Sono inclusi, seppur con valori minori, i nuclei familiari con genitori con stipendi alti, mentre sono esclusi i percettori del reddito di cittadinanza. Il valore massimo ottenibile è di 175 euro per ogni figlio con Isee fino a 15mila euro e figli minorenni. Il minimo è stanziato a 50 euro per ogni figlio con Isee pari o maggiore di 40mila euro o assenza di Isee.
Per ottenere l’assegno unico è necessario fare domanda. Questa può essere presentata tramite i servizi Inps online, chiamando il numero verde 803.164 da rete fissa, gratuitamente, o lo 06 164.164 da cellulare, a pagamento oppure utilizzando i servizi telematici gratuiti offerti dai patronati.