assegno unico

È in arrivo sul conto l’assegno unico Inps. Da oggi molte famiglie ritroveranno il contributo spettante. Invece ai genitori beneficiari di Reddito di Cittadinanza l’assegno unico arriverà dal prossimo 27 settembre.

L’Assegno unico integrativo viene erogato tramite accredito su conto corrente bancario, conto corrente postale, carta di credito o di debito, o attraverso libretto di risparmi. È possibile anche riscuoterlo in contanti presso uno sportello postale. Per gli altri arriverà direttamente sulla carta gialla del Reddito di Cittadinanza.

 

Come calcolare l’assegno unico

Il beneficio dipende dalla composizione del nucleo familiare, dall’Isee reddito con maggiorazione per Isee fino a 25mila euro.

 

Chi riceverà l’assegno unico

Le famiglie con almeno un figlio minorenne a carico o un figlio maggiorenne under 21 con disabilità oppure che frequenta un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea, svolge di un tirocinio con un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui, è registrato come disoccupato o in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego oppure svolge il servizio civile universale.

Il genitore beneficiario dovrà risiedere o essere domiciliato in Italia da almeno 2 anni, pagare l’imposta sul reddito nel nostro Paese, oppure essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata come minimo semestrale.

 

Cosa fare se l’assegno è in bloccato

Le pratiche di richiesta di alcuni genitori beneficiare potrebbero risultare in attesa o in stato di “evidenza alla sede”. Significa che mancano alcuni documenti. Per sbloccare la pratica occorre rivolgersi dal proprio Caf o accedere con le credenziali Spid, Cis o altre sul portale MyInps.

Chi ha diritto all’assegno unico

L’assegno unico universale spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, pensionati, non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza). Non è necessario presentare l’Isee: la prestazione ha, infatti, carattere universalistico e può essere richiesta anche in assenza dell’Indicatore situazione economica equivalente. Se il richiedente, o comunque il nucleo familiare del richiedente, non ha un Isee valido al momento di presentazione della domanda, l’assegno sarà calcolato con l’importo minimo previsto dalla normativa.

Chi deve presentare la domanda?

Uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale, oppure il tutore, o anche il figlio maggiorenne per sé stesso. La domanda di Assegno unico per i figli è presentata dal genitore una volta sola per ogni anno di gestione e deve indicare tutti i figli per i quali si richiede il beneficio, con la possibilità di aggiungere ulteriori figli per le nuove nascite.