Arriva da Dublino la cybersecurity a prova (e tasca) di microimpresa
Piattaforma ACSIA

Un ethical hacker calabrese trapiantato a Dublino, con un’esperienza ventennale nella progettazione di infrastrutture informatiche e sistemi di sicurezza e il pallino di costruire un sistema di cyberdefence a misura di piccole imprese. Un irlandese con una laurea in legge e una rete commerciale già avviata. E un altro calabrese, consulente informatico, con un background di full stack development. È lo strano ma ben assortito terzetto che ha dato forma a corpo alla startup “4Securitas”, un progetto di cybersecurity nato e cresciuto appunto in Irlanda e che ha fatto presto ad attirare l’attenzione (e gli investimenti) di Enterprice Ireland, l’organizzazione governativa responsabile per la crescita internazionale delle imprese irlandesi. L’idea è nata dalla fervida mente di Stefan Uygur, l’ex hacker, evangelista del Free Open Source Software, e con la passione per la condivisione della conoscenza: «Il problema della cybersecurity – racconta l’attuale Ceo di 4Securitas – è trasversale a tutte le aziende, dalla multinazionale alle Pmi. Tutte le attività commerciali possono subire attacchi informatici, ma molte medie e piccole imprese hanno difficoltà a trovare soluzioni adatte, perché percepiscono il problema come complesso da risolvere e potenzialmente costoso.

«Ci siamo accorti che sul mercato mancava un sistema di cyberdefence facile da usare anche per chi non ha un background tecnico»

Qualche tempo fa mi sono accorto che mancava sul mercato un prodotto di “cyberdefence” democratico, che potesse essere utilizzato facilmente anche in aziende in cui non c’è un esperto di information security, un sistema che monitora i server e fornisce in tempo reale un messaggio chiaro che può essere compreso da chiunque, anche da coloro che non hanno un background tecnico».  Ma per realizzarla, Uygur aveva bisogno di una squadra, ed ecco entrare in scena – in uno dei tanti incontri che si tengono a Dublino per parlare di futuro e tecnologia – l’irlandese Donald Kerr e il conterraneo calabrese Domenico Chirabino al quale verrà demandato in seguito lo sviluppo informatico dell’idea-progetto.

I tre fondano nella capitale irlandese 4Securitas, puntando a costruire un prodotto di sicurezza informatica con un costo competitivo, user friendly, adatto anche alle Pmi: è questa, la genesi di ACSIA (Automated Cybersecurity Interactive Application) un sistema di cyberdefence interattivo e automatizzato che monitora e cattura i tentativi di intrusione malevola sul web, sia con strumenti di hacking automatico sia con tecniche manuali. Ogni qualvolta il sistema rileva un possibile attacco, crea un avviso e genera un rapporto sugli attacchi in tempo reale. «ACSIA fornisce una mappa completa di tutti gli attacchi, tra cui la geolocalizzazione e i dettagli chiave», spiega ancora Uygur, «funziona in modo intuitivo, e l’installazione avviene con un click, al contrario di molti prodotti che richiedono giorni per essere configurati e sono difficili da utilizzare. Grazie ad algoritmi creati dall’intelligenza artificiale, il nostro sistema riconosce le anomalie che sfuggono ai tradizionali prodotti di cybersecurity e segnala tutte le minacce, anche quelle potenzialmente sconosciute, i cosiddetti zero day». «Oltre il 90% degli avvisi di intrusione generati dagli attuali sistemi sul mercato sono falsi e questo crea un carico di lavoro enorme per coloro che devono controllarli», continua lo startupper, «con ACSIA, gli avvisi falsi positivi sono quasi pari a zero e ciò consente alle aziende di risparmiare tempo e denaro e permette a CTO, reparti IT e sicurezza informatica di concentrarsi su attività di alto valore. ACSIA fornisce avvisi chiari e il monitoraggio avviene tramite una semplice dashboard. Le imprese possono rispondere a un avviso, consentendo l’accesso o arrestando la connessione, il tutto guidato dal software in tempo reale».